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Centro regionale amianto, un altro passo avanti

Diventa operativo il Centro regionale per la ricerca, sorveglianza e prevenzione dei rischi da amianto di Casale Monferrato. Nella seduta di oggi, la Giunta regionale, su proposta dell’assessore alla Sanita' Eleonora Artesio, ha infatti provveduto alla nomina del comitato strategico e di quello tecnico-scientifico dell’ente e all’approvazione del programma di attività di massima, che delinea le prime azioni necessarie all’avvio concreto del Centro. Il comitato strategico avrà come funzioni quelle di sostenere la partecipazione del Centro alle attività nazionali e interregionali, anche mediante la promozione delle esperienze e delle iniziative regionali, di definire le strategie di azione finalizzate al coordinamento delle politiche sanitarie ed ambientali regionali inerenti alle problematiche connesse con l’amianto, di operare scelte in funzione delle proposte del comitato tecnico-scientifico e di effettuare un monitoraggio delle attività del Centro. «Un atto coerente con gli impegni presi sinora in sede regionale», dice Alberto Deambrogio, consigliere regionale del PRC. «La delibera – aggiunge Deambrogio – contiene anche un impegno monetario, da assegnare subito dopo l’assestamento di bilancio, pari a 250.000 euro. Questa somma, che si aggiunge ai 500.000 euro già stanziati, dovrà servire per andare incontro a spese di primo impianto relative alla struttura, agli arredi, ed alle attrezzature, inclusi i programmi sofware». Sarà composto da Eleonora Artesio (assessore regionale alla tutela della salute e sanità), Nicola De Ruggiero (assessore regionale all’ambiente), Paolo Filippi, (presidente della Provincia di Alessandria); Paolo Mascarino (sindaco di Casale Monferrato), Gianni Crisafulli (vicesindaco e assessore ai lavori pubblici di Casale Monferrato), Marcello Mazzù (sindaco di Grugliasco), Gian Paolo Zanetta (direttore generale dell’Asl AL), Bruno Pesce (Associazione familiari vittime amianto, Casale Monferrato), Luisa Minazzi (Comitato vertenze amianto), Elio Sartorio (Associazione rischio amianto sostanze inquinanti per la salute, Mondovì), Armando Vanotto (Associazione italiana esposti amianto Piemonte), Pier Mario Borgna (Cgil Piemonte), Marcello Maggio (Cisl Piemonte), Ezio Benetello (Uil Piemonte), Nicola Pondrano (Cgil Casale Monferrato), Luigi Ferraris (Cisl Casale Monferrato), Luigi Ferrando (Uil Casale Monferrato). Al comitato tecnico-scientifico, invece, spetteranno i compiti di coordinare le linee di attività identificate, di operare scelte ed elaborare strategie, definendo le priorità in relazione alle risorse disponibili e alle indicazioni fornite dalla ricerca scientifica, di mantenere i rapporti con gli altri enti e strutture, di definire le priorità di intervento, a partire dalle indicazioni del comitato strategico, di formulare proposte a quest’ultimo. I suoi membri saranno: Benedetto Terracini (epidemiologo dei tumori, con funzioni di coordinamento), Vittorio Demicheli (direttore regionale Sanità), Salvatore Degiorgio (direttore regionale Ambiente), Pier Alberto Bertazzi (professore di medicina del lavoro, Università degli studi di Milano) Pier Giacomo Betta (responsabile Anatomia patologica, ospedale Alessandria); Guido Bottero (responsabile Oncologia, ospedale Alessandria), Bice Fubini (rappresentante Centro Scansetti, Torino), Annalisa Lantermo (responsabile Servizio prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro, Asl TO1), Corrado Magnani (professore di statistica, Università del Piemonte orientale), Franco Merletti (direttore Centro prevenzione oncologica), Silvano Ravera (direttore Agenzia Arpa), Giorgio Scagliotti (professore di pneumologia, Università degli studi di Torino), Stefano Silvestri (igienista industriale Regione Toscana, componente commissioni ministeriali amianto). Per quanto riguarda l’attività, sono state individuate sette linee di lavoro: sorveglianza sanitaria di ex esposti e degli addetti alle imprese di bonifica; registrazione mesoteliomi e costruzione degli elenchi di ex esposti ad amianto e di lavoratori addetti ad opere di bonifica; modalità di trattamento dei piemontesi malati di mesotelioma e di cancro polmonare; analisi della giurisprudenza italiana ed europea relativamente ai diritti delle vittime di esposizioni ambientali non professionali dovute a emissioni industriali; esposizione ad amianto di origine naturale in Piemonte (e rischio di esposizione in occasione di grandi opere); aggiornamento delle tecniche per la bonifica e lo smaltimento; armonizzazione delle normative regionale sull’amianto come rischi ambientale e sanitario. Per ciascuno di questi filoni, saranno individuati referenti specifici, a cui verrà affidata la responsabilità della progettazione e della conduzioni delle azioni. Infine, per le spese di primo impianto relative alla struttura, agli arredi e alle attrezzature, con la delibera di oggi si assegnano al Centro 250 mila euro, che vanno ad aggiungersi ai 500 mila euro derivanti da finanziamenti statali già attribuiti nel 2007.

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Silvio Morando

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