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Tartufo Monferrato: proposta in Regione per avere l’etichetta

Tartufo Bianco del Monferrato? Perchè no. Se ne è discusso mercoledì sera a Rosignano Monferrato, in Comune, in un incontro al quale hanno partecipato una dozzina di sindaci delle due Unioni Collinari, il sindaco di Lu Monferrato nonchè presidente del Comitato di Gestione dell’ATC AL1 Michele Filippo Fontefrancesco, il consigliere provinciale Giuseppe Iurato con delega a Caccia, Pesca, Tartufo e Turismo. Proprio quest’ultimo ha annunciato che proporrà in Regione la proposta di istituire una sorta di tartufo bianco con la denominazione Monferrato. «C’è quello d’Alba - spiega Iurato - perchè non ci deve essere quello con l’etichetta Monferrato visto che i trifulao delle Langhe vengono qui, da noi, ad acquistare i nostri tartufi? Chiederò alla Regione anche risorse finanziarie da adibire alle manifestazioni fieristiche legate al tartufo di Murisengo e Cella Monte». A Rosignano si sono affrontate anche altre tematiche di stretta attualità quali i danni prodotti dalla fauna selvatica e dai cinghiali in particolare. Cesare Chiesa - sindaco di Rosignano - commenta: «Si è trattato di un incontro informale ma costruttivo in quanto si sono gettate le basi per affrontare il delicato tema legato alla proliferazione degli ungulati e anche del tartufo per la cui valorizzazione è in itinere un progetto legato alla Valle Ghenza che verrà presentato quanto prima. Un percorso fattibile che verrà presentato alla Regione». La Sagradel Tartufo Binaco della Valle Ghenza in programma a Cella Monte nel primo weekend di novembre, da quest’anno si fregia dell’etichetta di ‘fiera regionale’. Tornado alla questione legata ai cinghiali, la proliferazione in Piemonte è stata, in questo ultimo decennio, una delle maggiori cause di danni alle coltivazioni agricole. Tale situazione, che ha visto uno sviluppo anomalo sul nostro territorio rispetto ad una normale dinamica di espansione della specie, ha pregiudicato i rapporti tra cacciatori e agricoltori. L’approvazione di misure urgenti per il contenimento della specie con la Legge Regionale 9/2000, pur avendo attivato in questi ultimi anni un’attività di controllo sistematico della specie, non ha però risolto il problema. I danni hanno avuto un aumento costante nel quinquennio 1997-2002. Mediamente, ogni singolo danno causato da cinghiale, si aggira statisticamente sui 300 euro.

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Silvio Morando

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