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Farinetti a Casale in vista dell’Expo: la città sia trainante

Il patron di Eataly - la catena alimentare di prodotti tipici italiani presente in Italia, Giappone e New York - Oscar Farinetti, a marzo sarà a Casale su invito dell’associazione Paolo Ferraris, per idee, spunti e possibili collaborazioni in vista di Expo 2015. Lo hanno reso noto il presidente ed il socio onorario della Paolo Ferraris , Davide Sorisio e Assunta Prato durante l’incontro svoltosi venerdì scorso presso la sede Anffas di Casale, organizzato per fare il punto della situazione rispetto alle iniziative da intraprendere in forma collegiale per l’importante appuntamento che coinvolgerà anche il Monferrato casalese tra poco più di un anno. La serata è così stata occasione per analizzare i punti critici e raccogliere suggerimenti che fossero di stimolo alla maturazione di nuove proposte. È tornata ad essere convinzione comune la necessità di lavorare tutti insieme proiettandosi nella medesima direzione. Elemento fondamentale e semplice, però, più a dirsi che a farsi. Sono, infatti, state tante le contrarietà espresse dai presenti circa la decisione del sindaco di Casale Giorgio Demezzi di «dare delega in bianco alla Regione Piemonte - è stato detto dai relatori - la quale affiderà la gestione dell’Expo a Langhe Monferrato e Roero con l’interfaccia di Mondo per il nostro territorio». Inoltre, sempre per tale gestione, il Comune di Casale ha impegnato, con una recente delibera di giunta, il contributo di 15 mila euro per una convenzione con Mondo, fondi che verranno corrisposti ad un collaboratore esterno che seguirà il progetto. Ci sono già indiscrezioni sui potenziali incaricati ma, al momento, il presidente di Mondo Matteo Vernetti preferisce non esprimesi stante alcune incertezze sulla scelta del candidato. Pare inoltre che tutti i Comuni piemontesi faranno progetti che veicoleranno attraverso la Regione la quale avrebbe impegnato 6 milioni di euro bloccando spazi durante l’Expo. Tuttavia, su questa decisione, vi sono molte perplessità e, anche, contrarietà da parte dei presenti all’incontro di venerdì scorso. In primis si vorrebbe realizzare una specifica iniziativa senza dover dipendere dalla Regione, la cui sopravvivenza, dopo il pronunciamento del TAR, è molto a rischio. «La Regione ha due criticità - è stato detto - ci saranno presto le nuove elezioni? Saranno ancora in grado di confermare l’incontro a Casale programmato per il 7 e 8 febbraio per parlare di Expo?» Senza contare che poi, ci sarebbe da “sgomitare” per conquistarsi spazi ed un minimo di visibilità tra territori piemontesi forti come Langhe e Roero. «Noi - hanno ribadito la Prato e Sorisio - abbiamo deciso di non rassegnarci, ma di fare un progetto con il territorio con la disponibilità di Farinetti. Inoltre le Fondazioni bancarie hanno linee di finanziamento finalizzate all’Expo». Giovanni Bellistri, sindaco a Terruggia, che fino al 2011 ha lavorato per il Comune di Milano alla preparazione dell’Expo ha ricordato «la piattaforma tecnologica E015 è gratuita ed è il luogo (web) ideale dove ogni territorio può esporre i propri contenuti culturali ed enogastronomici organizzati in forma fruibile da tutti. Bisogna trovare un partner tecnologico e partire subito». Sempre secondo Bellistri, non è possibile lavorare in alternativa a Casale, «bisogna schiodare Casale dalla sua posizione». A rimarcare l’importanza di lavorare insieme è tornato l’ex sindaco di Casale Riccardo Coppo: «Il Monferrato è stato grande quando ha avuto il capoluogo trainante. Se Casale non assume in prima persona un punto progettuale, significa debolezza per tutti. Mondo non è stata un’esperienza entusiasmante. Avrebbe dovuto occuparsi di accoglienza, ospitalità, formazione, prodotto e marketing… avrebbe». Massimo De Bernardi, consigliere di opposizione a Casale, ha ricordato che la cittadina aleramica negli ultimi anni ha perso moltissimi visitatori anche per mancanza di strutture e servizi come aree camping. Soli 32 mila i visitatori nel 2013 contro i 150 mila ad Acqui e 65 mila a Valenza. Attaccata anche Alexala la quale, malgrado il presidente casalese, «non si occupa di questa fetta di territorio». Angelo Di Cosmo ha ricordato che l’Anci ha messo a disposizione sul portale dedicato, la propria professionalità in aiuto ai Comuni per dare criteri e contenuti sul modus operandi per prepararsi all’evento. Reduce da un incontro alla CCIAA di Milano il direttore del Candiani di Casale, Giovanna Ceccherini, ha infine ricordato che bisogna puntare sulla valorizzazione dell’accoglienza bioalimentare, agroalimentare e sulle nuove tecnologie. La serata si è conclusa con la costituzione di un gruppo di lavoro composto da: Bellistri, Caterina Testa, Ceccherini, Agostino Giusto (Coniolo), Maria Rosa Dughera (sindaco Mombello), Rosa Cappa (architetto), Luigi Icardi, Prato e Sorisio. Il primo incontro del gruppo sarà venerdì prossimo.

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Silvio Morando

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