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  • 22 aprile 2014
  • Casale Monferrato

Associazione Ferraris: «Puntiamo su cicloturismo e trekking, due risorse per il nostro territorio»

Sono passati 13 anni, molte cose sono cambiate ma, sotto il punto di vista del turismo e dell’accoglienza, i punti che nel 2001 erano stati individuati come chiave di svolta per la crescita di Casale, «non hanno perso niente nella nuova attualità… sono rimasti immutati». Così ha esordito Assunta Prato dell’Associazione Paolo Ferraris venerdì scorso in occasione della serata “Cicloturismo: risorsa per la valorizzazione del territorio” organizzata presso l’Aula Magna, interamente gremita, dell’Università di Casale: «Il nostro territorio gode di tante caratteristiche e peculiarità di cui andare fieri se “mosse” per il rilancio di un turismo virtuoso» ha esordito la Prato, «fermo restando il concetto che: se Casale dorme, il Monferrato si spegne, se Casale vola, il territorio cresce». «Occorre creare una motivazione principale» è emerso dalla serata che ha visto come relatori Maurizio Vellano della Colli e Castelli del Monferrato e Michele Bossio, responsabile tecnico dell’Unione del Fossanese, «un’idea di brand Monferrato, attraverso la quale attirare i turisti per poi dirottarne gli interessi su tutte le risorse e le peculiarità di cui disponiamo». Secondo Vellano potrebbero essere i percorsi natura, tutto ciò che è possibile fare in bicicletta o a piedi a stretto contatto con la natura monferrina. Sono state così richiamate le fortunate esperienze della Passau-Vienna che, quotidianamente conta 5000 cicloturisti, dell’area 24 San Lorenzo Ospedaletti, della Santiago de Compostela, della Chateaux a velò, l’ultima trovata dell’Oltralpe che, in otto anni, ha portato un incremento di turismo che oggi si conta in guadagni da 1,9 miliardi di euro, 1,8 milioni di soggiorni e 16mila occupati in un comprensorio molto simile al nostro. «Noi non abbiamo denaro per le infrastrutture, ma - ha precisato Vellano - useremo quello che c’è». Al momento sono già stati individuati e mappati 500 chilometri di strade comunali a bassa percorrenza e bianche. Abbiamo ricreato percorsi offroad e su strada di diversi livelli, ideali per mountain bike, per bici da corsa per i professionisti e poi per city bike, ideale per le famiglie che potranno maggiormente sfruttare la piana e la dorsale del Po. Tutte le informazioni sui percorsi saranno scaricabili gratuitamente sugli smartphone gratuitamente in più lingue con l’indicazione dei punti di interesse culturali, paesaggistici ed economici (strutture ricettive e produttori) che si incontreranno lungo il passaggio. «Con questo progetto vorremo creare un interesse concreto, vorremo essere un territorio visitato e capito per cultura e sensazione. Questo vale anche per Expo. Non ci interessa essere alla stregua dei motel dove i turisti vengono, dormono e fuggono». Parlando di percorsi natura anche Enrico Bruschi ha apprezzato l’iniziativa anticipando il nuovo progetto di percorso trekking in quattro tappe che unirà i Parchi del Po, della Partecipanza, di Crea e dell’Ecomuseo Pietra da Cantone. Inoltre ha suggerito la possibilità di giungere nel Casalese arrivando da Torino lungo il Po per poi fare ritorno a piedi percorrendo a ritroso la Superga-Vezzolano-Crea. Dario Zocco ha così sottolineato la presenza di “attrattori” importanti che vanno oltre la bellezza paesaggistica come le 56 specie di libellule censite nel tratto del Po del casalese che rappresentano un primato che genera turismo. Tuttavia servirebbe una regia superiore, hanno osservato altri dal pubblico, mentre c’è chi ha posto l’attenzione sulla preparazione e formazione all’accoglienza da parte delle strutture che non va trascurata. Tra i presenti anche Consolata Buzzi che ha chiesto «dov’è Mondo questa sera?». Sull’argomento la Prato ha precisato che «la nostra associazione non intende sostituirsi a Mondo. Noi possiamo fare solo da ascolto e coinvolgimento. È l’amministrazione comunale che deve assolvere ad un ufficio turistico che provveda a tutto ciò che il turismo comporta: persone e competenze». Intanto il Comune di Casale ha concesso il patrocinio gratuito all’Outdoor Monferrato della Colli e Castelli del Monferrato, mentre la Regione ha deliberato un sostegno economico di 25mila euro per interessamento di Marco Botta, infine, ulteriori fondi sono stati reperiti dalla Fondazione Cral, dalla Banca Prossima e dai soci. Info e iscrizioni per aderire al progetto presso la Paolo Ferraris o direttamente all’indirizzo www.monferratoutdoor.it.

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