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  • 06 novembre 2013
  • Casale Monferrato

Trattamento compassionevole con il Tremelimumab: la risposta dell'AFEVA

Casale Monferrato, 6 novembre 2013 In merito ad alcuni articoli recentemente pubblicati dal vostro giornale sulla sperimentazione di un farmaco immunoterapico in pazienti affetti da mesotelioma, precisiamo quanto segue: 1) L’AFeVA non ha “recentemente raccolto molti fondi”, i fondi accumulati, in conseguenza dell’adesione dei cittadini all’offerta risarcitoria dell’imputato Schmidheiny, sono accantonati fin dall’inizio presso i suoi stessi legali. L’AFeVA, in accordo con l’ASL, può indicare la loro destinazione, finalizzata alla cura e alla ricerca, sulla base di progetti validati nel rispetto delle regole della ricerca 2) Noi non abbiamo né ruolo né competenza scientifica per entrare nel merito di decisioni che riguardano solo i ricercatori. Ci limitiamo ad osservare che gli stessi sperimentatori hanno ritenuto opportuno proseguire la ricerca sul farmaco estendendola a più soggetti con una metodologia di studio che permetta di valutarne l’efficacia. E alle autorità scientifiche noi ci affidiamo. Abbiamo precisato quanto sopra per evitare fraintendimenti e per dovere di chiarezza nei confronti dei lettori

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