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Operativo il nuovo spazio allestito dall’AL-AIL per i pazienti trapiantati

Un piccolo alloggio dove soggiornare il tempo necessario a realizzare tutti i controlli successivi ad un trapianto di cellule staminali eseguito presso la struttura di Ematologia dell’Azienda Ospedaliera Santi Antonio e Biagio e Cesare Arrigo, diretta da Alessandro Levis. È stato inaugurato questa mattina in via San’Ubaldo (zona Provveditorato) dall’AL-AIL alla presenza dei rappresentanti dell’Associazione, dell’Azienda Ospedaliera e della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, che ha in parte contribuito a sostenere il progetto. Si tratta di un modo per alleviare la sofferenza di situazioni già molto complesse ai pazienti che vengono da lontano: “Il trapianto rappresenta per il paziente e per i professionisti sanitari un trattamento estremamente delicato, che consiste nell’individuare le cellule staminali (o dallo stesso paziente con il trapianto autologo, o cercando un donatore idoneo nel caso di trapianti allogenici) da reinfondere al paziente allo scopo di ricostruire il midollo e quindi il sangue, a seguito del “bombardamento” effettuato per distruggere le cellule tumorali e consentire all’organismo di riprendere le normali funzioni” spiega il dott. Levis, direttore del Dipartimento Onco-ematologico dell’Azienda Ospedaliera, che esegue ogni anno in media una settantina di trapianti e solo nel 2012 ne sono stati realizzati già 32 (23 autologi, 9 allogenici). La degenza media ospedaliera è di circa trenta giorni, mentre nei tre mesi successivi al trapianto questi pazienti devono eseguire controlli molto frequenti, anche giornalieri: dai prelievi di sangue il personale medico ed infermieristico valuta la situazione del paziente e la terapia che deve essere eseguita, fra cui vi può anche essere la somministrazione di infusioni giornaliere piuttosto lunghe. Il dr. Giovanni Zingarini, Presidente dell’AL-AIL, spiega il motivo che ha portato l’Associazione a questa scelta: “Ci è sembrato opportuno agevolare quei pazienti che vengono da più lontano, evitando loro di affrontare soprattutto nei primissimi giorni dopo la dimissione il disagio di un viaggio. Poter contare su un appoggio, modesto ma dotato di ogni comodità, vicino all’ospedale consente quindi di recuperare prima anche la salute. Valuteremo con cura lo stato di bisogno del paziente e della condizione famigliare per cercare di soddisfare le richieste che ci segnaleranno dalla struttura ospedaliera”. Il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera Nicola Giorgione spiega invece: “La nostra Ematologia rappresenta un fiore all’occhiello dell’Azienda Ospedaliera. Abbiamo ricevuto anche l’accreditamento JACIE, che testimonia l’eccellenza dell’operato dei nostri professionisti, a cui esprimo tutta la gratitudine per l’impegno svolto quotidianamente con i pazienti, ma anche per l’attività scientifica di alto livello che realizzano sotto la supervisione del dott. Levis. A tutto questo si aggiunge l’attenzione al paziente in queste “dimissioni protette” realizzate in sinergia con l’AIL: un valore aggiunto per la nostra Azienda, ma soprattutto per i pazienti che potranno beneficiare di questo ulteriore servizio, che si aggiunge alle iniziative già concretizzate dall’Azienda Ospedaliera a supporto delle famiglie”. Il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, Pier Angelo Taverna illustra le motivazioni dell’intervento effettuato dall’Ente: “Da alcuni anni, l’impegno della Fondazione a favore delle problematiche sociali ha assunto un ruolo preminente nell’ambito della strategia operativa. Anche questa iniziativa rientra a pieno titolo tra gli interventi che, da un lato, consentono di migliorare le condizioni di salute dell’individuo e, dall’altro, ne tutelano la qualità della vita. Questo progetto, sicuramente innovativo, conferma, ancora una volta, che il nostro territorio è in grado di esprimere grandi potenzialità anche in settori particolarmente delicati quali quello medico-scientifico e socio-sanitario e, colgo l’occasione, per complimentarmi con tutti i professionisti che quotidianamente operano al servizio della nostra società”. Il trapianto di cellule staminali (autologo o allogenico) avviene per curare i più difficili casi di leucemie, linfomi o mielomi, a cui si arriva in quanto questi tumori ematologici sono purtroppo in alcuni casi difficili da guarire con la sola chemioterapia.

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