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La sentenza del New Jersey contro le aziende di Schmidheiny darà nuovo impulso alla lotta all’amianto

«La sentenza del New Jersey contro le aziende Becon e Anova di Stephan Schmidheiny, che fornivano amianto alla Johns Manville senza indicarne i rischi e la pericolosità per la salute, è un segnale importante per le vittime dell’amianto italiane; oltre a dare nuova energia e impulso alla lotta che stiamo affrontando con determinazione». Sono state queste le parole di commento del sindaco Titti Palazzetti e del vice sindaco Cristina Fava al termine dell’incontro di lunedì scorso, 30 giugno, con Barry Castleman, perito dell’Afeva nel processo Eternit di Torino e uno dei massimi esperti di amianto. «L’incontro avuto in Comune con Castleman e i rappresentanti dell’Afeva – hanno spiegato il sindaco Palazzetti e la vice sindaco Fava – ha permesso di avere un quadro più dettagliato dell’importante sentenza emessa dal tribunale del New Jersey: a differenza del nostro sistema giudiziario, negli Stati Uniti la condanna non è appellabile, quindi le aziende di Schmidheiny sono colpevoli e dovranno risarcire le vittime americane. Un importante precedente, che ci dà, inoltre, la possibilità di creare contatti per una nuova collaborazione a livello internazionale: noi siamo pronti a fare la nostra parte». L’incontro è stato anche l’occasione per parlare della richiesta di revoca della laurea honoris causa assegnata a Stephan Schmidheiny dall’Università di Yale: «Dopo la sentenza del New Jersey – hanno sottolineato Titti Palazzetti e Cristina Fava - l’Università statunitense dovrà prendersi le proprie responsabilità. Non è concepibile come un ateneo del prestigio di Yale possa avere tra i propri laureati ad honoris una persona che, ad oggi, è stato condannato per distrastro ambientale e omicidio. Per questo motivo stiamo pensando di predisporre una lettera ufficiale da inviare alla Yale con la richiesta di revoca della laurea honoris causa sottoscritta dai Comuni costituitisi parte civile al processo di Torino e inclusi nel Sito di Interesse Nazionale di Casale Monferrato». Un’iniziativa che seguirebbe quelle già avviate in queste settimane dall’Amministrazione casalese sul tema amianto: «Il mio primo atto ufficiale – ha ricordato il sindaco Palazzetti – è stato la richiesta al Presidente del Consiglio Matteo Renzi di svincolare i fondi per la bonifica amianto dal Patto di Stabilità. L’impegno di questa Amministrazione sulla questione amianto sarà totale: con un’azione partecipativa e condivisa affronteremo tutti i temi, a partire dalla bonifica e dalla sanità che sono sicuramente i più urgenti».

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Silvio Morando

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