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Caso mensa, il Comune di Casale: «Servizio altamente democratico e rispettoso del cittadino»

Il caso della bambina estromessa dalla mensa - per un debito di 145 euro che la madre non è riuscita a onorare - ha infiammato la polemica in città e non solo. Anche se restano ancora da chiarire le esatte dinamiche della faccenda, a voler far chiarezza sullo stato del servizio mensa della città è stato proprio il Comune di Casale che ha definito l’organizzazione della refezione «un servizio altamente democratico e rispettoso del cittadino». Il servizio su Il Monferrato di venerdì 21 ottobre 2016

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Marco Imarisio

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