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Titti Palazzetti risponde a Giorgio Demezzi: «Sono “normali” solo i cittadini che voteranno per lui? Uno strano modo di intendere la democrazia e di rispettare la sua città».

Riceviamo e pubblichiamo un lungo intervento che ci è stato inviato da Titti Palazzetti, candidato sindaco a Casale per il centrosinistra Il Sindaco uscente Demezzi ritiene che siano “normali” solo i cittadini che voteranno per lui. Uno strano modo di intendere la democrazia e di rispettare la sua città. Certo la sua considerazione non gli permetterà di essere il sindaco di tutti, a meno che non voglia potenziare le strutture socio-sanitarie per curare una gran parte dei casalesi. Quanto al “drone Palazzetti”: sembra difficile che possa essere guidata da tanti burattinai così diversi fra loro. Sono ben sei le liste e otto gruppi politici, che sostengono l’ex Preside, ex Assessore, ex Presidente della Consulta Femminile, Presidente della Rete dei Centri di Educazione per gli Adulti del Piemonte ed ora candidata Sindaco. “Si verificano, a volte, condizioni storiche per cui, anche agli onesti si offre la possibilità di occuparsi della cosa pubblica, non con sete di potere ma con spirito di servizio, non per lottizzare una Giunta e promettere Assessorati ma per condividere con altri onesti un progetto di città, “irrealizzabile” solo per chi non crede che esista l’onestà disinteressata e pensa che il bene comune sia il bene di pochi, che ritiene di poter fare miracoli nelle chiuse stanze senza coinvolgere “i miracolati”. Se diventerò Sindaco i posti chiave della Giunta saranno affidati a persone competenti, ogni Assessore si rapporterà ai rappresentanti dei cittadini del settore a lui affidato, le competenze diffuse in città saranno valorizzate e il Comune sarà davvero una casa dalle pareti di vetro trasparenti. Non si dirà “Non si può fare” ma “Vediamo che cosa possiamo fare”, non si dirà “Non è di mia competenza, non spetta al Sindaco..” ma si dirà “Tutto ciò che riguarda i cittadini è di mia competenza, spetta a me darmi da fare, rappresentarli e difendere i loro diritti nelle sedi opportune”. Il programma che sto preparando insieme a tanti cittadini e alle liste che mi sostengono è pieno di cose realizzabili molte delle quali potevano già essere realizzate: come la manutenzione della strada Regina Claretta di Rolasco, pericolosa e sterrata, dell’ingresso dei cimiteri nelle frazioni ostruito dalla ghiaia che non consente l’ingresso ai disabili, della casa popolare fatiscente di via Leoni, di proprietà del comune, abitata da 5 famiglie che inutilmente il volontariato ha posto all’attenzione del sindaco. Non si risponderà neanche a chi viene a chiedere un colloquio perché non ha lavoro che “il Comune non è un ufficio di collocamento”. Frase inesatta, forse bisognava dire al mal capitato che votando Demezzi avrebbe potuto lavorare alla Cosmo, alla Esselunga o in altre attività collegate all’Amministrazione uscente: Casale infatti risuona ora di queste promesse pre-elettorali. Forse sono queste le promesse irrealizzabili di Demezzi e della sua squadra, tutta davvero autonoma nell’azione e nel pensiero, nel promettere posti di lavoro in cambio di voti. E’ difficile dire che il mio programma contiene promesse irrealizzabili, anche perché non è stato ancora reso noto. Molto più facile e vero è segnalare le promesse non mantenute del programma 2009 di Demezzi. Per esempio sui trasporti abbiamo molte “chicche”: a pagina 3 e 4 leggiamo “Le vie di comunicazione e il sistema di collegamento costituiscono i primi salienti connotati della città. L’accessibilità è la base fondamentale per instaurare relazioni con il territorio e in particolare il Monferrato e con i grandi capoluoghi di cui Casale è geograficamente il baricentro. Il questo contesto si devono ripensare le diverse modalità di trasporto (strada, ferrovia, aeroporto e porto fluviale) come strumento per recuperare autorevolezza prestigio, richiamo d’attenzione oltre che sviluppo economico. A pagina 12 si parla del trasporto pubblico promettendo “attenzione ai problemi dei pendolari casalesi, attivandosi nelle opportune sedi per il potenziamento della linea ferroviaria Casale- Vercelli- Novara dove sarà possibile collegarsi all’alta velocità Torino-Milano”. Altro che promessa una vera presa in giro: Casale non ha più treni e la domenica è isolata completamente in assenza anche del trasporto su gomma. Quanto all’Università (voluta da Concetta Palazzetti) -che ora nelle affermazioni di Sirchia è costata molto producendo pochi laureati, a pagina 4 del programma di Demezzi 2009- leggevamo: “Consolidamento dell’Università, intesa da un lato come elemento fondamentale di crescita culturale della città e dall’altro come possibile veicolo di sviluppo economico, grazie anche al miglioramento dell’accoglienza docenti e studenti anche in virtù dell’entrata in funzione del collegio universitario ed alla loro piena integrazione della vita della comunità.” Un po’ volubile questa Giunta. E che dire, sempre nella stessa pagina 4, a proposito della valorizzazione delle attività commerciali, della dichiarazione del Sindaco: “A causa dell’insediamento avvenuto negli ultimi anni di attività della media e grande distribuzione senza che sia stata avviata una corretta e approfondita valutazione dell’impatto che queste attività potevano avere sulla rete commerciale esistente e sul territorio urbano, la situazione per gli esercizi di vicinato è peggiorata con un numero sempre crescente di saracinesche abbassate. Dev’essere riconosciuto l’importante ruolo svolto dalle attività commerciali che svolgono un insostituibile ruolo di presidio del territorio urbano come vere e proprie sentinelle ad argine del degrado sociale ed economico urbano..” peccato che proprio a ridosso del centro storico stia sorgendo l’Esselunga con buona pace dei negozianti e dei commercianti ambulanti che votando Demezzi avevano pensato di scongiurare il pericolo della grande distribuzione almeno in centro città. Quanto all’amianto il vergognoso comportamento della Giunta circa l’”offerta del diavolo” parla da sola dello scollamento con la città, dire che lo stato non aiuta e che i parlamentari parlano tanto e realizzano poco è uno scarica barile indegno. Come mai non è stata rinnovata la convenzione con l’Arpa e con l’Asl necessaria per condurre la bonifica? Come mai Alessandria ha approvato e fatto proprio il PDTA del mesotelioma (cioè le modalità di condotta per la diagnosi , la terapia e l’assistenza dei pazienti affetti da mesotelioma) da anni, mentre Casale ha avuto la delibera con inqualificabile ritardo solo in questi giorni? Come mai ad Alessandria i componenti della equipe interdisciplinare per il mesotelioma hanno avuto l’avvallo e l’ufficialità di un atto deliberativo, mentre a Casale questo non è avvenuto? Come mai Alessandria ha implementato, perfezionato e mantenuto attivo il database, cioè la raccolta di tutti i dati clinici di oltre 700 pazienti affetti da mesotelioma ( data base creato con i fondi stanziati a suo tempo da AFEVA) mentre Casale è impossibilitata ad accedere a questi dati, fondamentali per qualsiasi ricerca epidemiologica, in quanto l’Amministrazione non è stata ancora capace di dedicare un personale a questo compito specifico e di adattare i propri sistemi informatici? Come mai Alessandria dispone di figure professionali fondamentali come l’infermiere di ricerca e il data-manager, indispensabili per qualsiasi progetto di ricerca, mentre a Casale queste professionalità sono affidate al volontariato? Che fine hanno fatto i fondi stanziati dal Ministero della Salute per un progetto di ricerca coinvolgente Casale Alessandria e Pavia inspiegabilmente fermi in Regione da un colpevole lunghissimo tempo ? Come mai neanche l’equipe di cure palliative è stata istituita al completo ma funziona grazie al contributo di associazioni private? Quanto alla Trevigi e alla possibilità di alienare una parte del patrimonio dell’Ente Trevisio, neanche queste sono “stupidaggini” su cui ci si può permettere di fare dell’ironia. Quanto al Cova devo dire che la Giunta ha “la coVa di paglia”: insediandosi nel 2009 era stata organizzata da Demezzi una grande serata per presentare il nuovo Consiglio dell’Ente, il nuovo Presidente Portalupi -potente ciellino- che avrebbe dovuto risolvere il problema insieme con l’Ospedale Maggiore di Milano, ma anche qui, purtroppo per tutti, nulla di fatto. Il progetto per trasferire la Trevigi al Cova è già stato preparato ed è fattibile, va considerato come un investimento non come una spesa. Sirchia dimostra ancora una volta di avere una conoscenza superficiale dell’argomento e una scarsa sensibilità verso gli studenti le loro famiglie, i docenti e gli operatori scolastici che avrebbero un grave danno dallo “spezzatino” della Trevigi proposto dall’amministrazione uscente. La stessa ignoranza dei fatti e delle norme è dimostrata in merito alla vicenda della chiusura della Hugues, piuttosto che della Leardi, Sirchia dimentica o non sa che la Leardi aveva 17 classi mentre la Hugues ne aveva solo 9. Il dimensionamento fu fatto dal Ministero in base ai numeri, non agli edifici. Stando all’articolo pubblicato su CasaleNews il programma della lista di Forza Italia sembra essere quello di denigrare gli avversari. Forse non hanno altri argomenti? Appaiono molto agitati. Forse hanno fatto un sondaggio e i risultati non sono a loro favore? Personalmente desidero condurre una campagna elettorale basata sulle proposte, sui fatti, sulla visione della città e mi rifiuto di denigrare gli avversari perché non è assolutamente nel mio stile nè utile alla città e sono, come sempre, disponibile ad un confronto pubblico sulla base di un programma e di proposte per la Città. Campagne elettorali sanguinarie turbano la convivenza dei cittadini, stigmatizzano il pluralismo delle idee, nuocciono alla città e alla Democrazia.

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