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Tre nuovi trial in Piemonte, uno a Vercelli e due ad Alessandria

Domani, sabato 27 luglio, alle 21, a Ticinetosi svolgerà il concerto che la banda musicale “La Filarmonica” di Occimiano per Vitas e per la ricerca sul mesotelioma pleurico. L’appuntamento è alle 21 nella centrale piazza Martiri. La serata è stata voluta dalla famiglia di Adelio Baldi, operaio di Ticineto morto a luglio dello scorso anno di mesotelioma. È organizzata in collaborazione con la sezione Avis e il Comune di Ticineto, e con Afeva e Vitas. Una serata a cui l’AFEVA prenderà parte - dice Bruno Pesce, coordinatore del Comitato Vertenza Amianto - che annuncia un breve intervento in apertura di serata. Unità funzionale mesotelioma Intanto in tema di ricerca e cure si registra la decisione della Giunta regionale, su proposta dell’assessore alla Sanità, Ugo Cavallera, di approvare l’istituzione “un’unità funzionale interaziendale mesotelioma” tra l’Azienda ospedaliera e l’ASL di Alessandria per la diagnosi e la terapia del mesotelioma, con il supporto tecnico-scientifico del Dipartimento di Oncologia dell’Università di Torino, «per tutti gli aspetti riguardanti la ricerca clinica, preclinica e traslazionale e per l’ottimizzazione della classificazione del materiale patologico raccolto nella banca biologica», evidenzia un comunicato stampa diffuso dalla Regione Piemonte. Il progetto ha ottenuto il parere favorevole della Consulta Tecnico Scientifica e del Comitato strategico amianto. «Con questo provvedimento, la Regione intende demandare alle Asl e Aso di Alessandria il compito di predisporre un piano di azione e di spesa rivolto anche ad attrarre parte delle risorse accantonate- a titolo di indennizzo- a favore dei famigliari delle vittime da amianto»,dice Cavallera. Si tratta dei circa 4,5 milioni di euro accantonati attraverso le transazioni dei cittadini con lo svizzero Stephan Schmidheiny, mai utilizzati finora. Mercoledì prossimo - rende noto Bruno Pesce - alle 14,30 si svolgerà nella direzione dell’ASL di Casale Monferrato un incontro tecnico a cui prenderanno parte Afeva, il sindaco di Casale Giorgio Demezzi, il sindaco di Occimiano Ernesto Berra quale presidente del distretto sanitario, i rappresentanti delle organizzazioni sindacali, i dirigenti dell’ASL, per approfondire la questione. Nuovi trial ad Alessandria Intanto il comitato etico interaziendale dell’ASO ha espresso parere favorevole su due trial, cosa che consente di attivare le procedure per attuarli, conferma l’ufficio stampa dell’ASO, a cui è stato affidato il compito di rispondere ai quesiti sui trial che abbiamo posto. Il primo protocollo è intitolato «Studio di fase II sull’attività della trabectidina in pazienti con mesotelioma pleurico maligno di tipo epitelioide pretrattato o con tipo sarcomatoide/misto». Lo sponsor dello studio - precisa il sito www.meso.ospedale.al.it - è l’Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri”, con il supporto di Pharma Mar. Parteciperanno allo studio cinque centri in Italia, tra i quali l’Azienda Ospedaliera “SS. Antonio e Biagio e C. Arrigo” di Alessandria. Il secondo protocollo si intitola «Sperimentazione clinica con Nintedanib (BIBF1120) nel Mesotelioma Pleurico non resecabile». Lo sponsor dello studio è la Boehringer Ingelheim Italia S.p.A e «lo studio coinvolgerà almeno 25 centri a livello mondiale, l’Italia parteciperà con 3 centri, tra i quali l’Azienda Ospedaliera “SS. Antonio e Biagio e C. Arrigo” di Alessandria», si legge ancora nello stesso sito. Immunoterapia anche a Vercelli Luciano Mutti presidente del GIME (Gruppo Italiano Mesotelioma) rende poi noto che il trial per il rafforzamento delle difese immunitarie svolto a Siena, pare con risultati incoraggianti (presentati lo scorso anno al convegno mondiale del mesotelioma di Washington e ora in corso di pubblicazione), verrà ora ampliato su scala internazionale e che ci saranno quattro centri in Italia in cui potrà essere svolto anche in Italia: oltre a Siena anche un centro al Nord Est, il Sant’Andrea di Vercelli (in cui opera lo stesso Mutti) ed un centro al Sud. Non sarà invece coinvolto l’ASO di Alessandria. E sempre Mutti esprime riserve sulla scelta di effettuare il trial con la trabectedina «in quanto si tratta di un farmaco testato, grazie all’interessamento della Fondazione Buzzi già alcuni anni fa e che non offre grandi prospettive. «Quanto all’altro protocollo sul sito “clinical trials.gov” appare un trial organizzato per scelta autonoma della Boeringher». In questo caso le perplessità espresse da Mutti sono piuttosto preoccupanti e ci auguriamo che nei prossimi giorni possano essere autorevolmente sciolti dai responsabili del trial i dubbi che pone: «Il Nintedanib - dice Mutti - è una molecola utilizzata per il cancro al polmone con risultati mediocri e non esiste letteratura scientifica, neppure una sola pubblicazione, che conforti una scelta del genere anche per il mesotelioma pleurico. «Inutile dire che una rigorosa verifica scientifica preliminare (sia in vitro sia su modelli animali) e pubblicata su riviste sottoposte a verifica, sia doverosa per evitare “tentativi” condotti solo con trials commerciali».

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