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Acquedotto del Monferrato tra tariffazione e nuove sedi

Le novità sulla fatturazione delle bollette per il servizio idrico e fognario, l’attivazione delle nuovi sedi e un calendario di interventi impiantistici intenso per il 2017. Sono queste le news che contraddistinguono l’attività del Consorzio dei Comuni per l’Acquedotto del Monferrato in questi primi mesi dell’anno. L’ente al quale fanno capo 101 comuni suddivisi fra le province di Alessandria, Asti e Torino e con quartier generale a Moncalvo, in via Ferraris, fa un piano della gestione dopo la chiusura di un 2016 caratterizzato dall’assenza di ritocchi in bolletta e dalla presenza di utili che andranno a sostenere i lavori previsti dal piano annuale. Qual è il quadro degli investimenti del CCAM? «In corso vi sono interventi strutturali per un valore di circa tre milioni di euro - annuncia il presidente del CdA dell’ente Aldo Quilico - mentre in progettazione si hanno altre opere per un valore di circa 3,5 milioni di euro. Se poi si contano gli interventi inseriti nel piano investimenti e che saranno avviati entro il 2018 l’ammontare degli investimenti sale a 8 milioni di euro». Un totale di 14,5 milioni di euro di opere è dunque quanto prevede il Consorzo in brevi tempi con il beneficio che verrà spalmato sull’ampio territorio dove corrono ben 3.500 chilometri di condotte acquedottistiche e fognarie, interessando oltre venti comuni dell’area. «Una zona sulla quale - tiene a precisare Quilico - garantiamo i servizi e il pronto intervento in caso di guasti anche in aree isolate nelle quali spesso vivono poche famiglie e sussistono molte case frequentate solo saltuariamente da villeggianti». Il Consorzio si è inoltre recentemente adeguato alle direttive dell’“Authority” in materia di sportelli (che prevede la presenza di almeno uno sportello per ogni provincia) attivando i punti di Verrua Savoia (presso la sede della Centrale di sollevamento in località Rocca 118) e di Casale (in via Crispi 23, ex sede consortile). Le aperture di tali sportelli sono previste il martedì, mercoledì e venerdì e non è previsto il servizio di pagamenti mentre è presente un totem interattivo che consente l’esecuzione di varie pratiche. Ma per i contribuenti il 2017 porta con sé un’altra novità sostanziale: l’ulteriore suddivisione dei pagamenti delle bollette per i consumi superiori ai 100 mc annui per utenza. Sotto la soglia dei 100 mc nulla cambierà e i pagamenti resteranno semestrali (due per anno) mentre per consumi superiori le bollette saranno distribuite da tre a sei bollettazioni annuali, in base all’entità del consumo, il tutto per «agevolare maggiormente l’utenza» e precisando che sarà sempre la lettura effettiva del contatore a decretare il saldo del consumo e quindi del dovuto. Nel frattempo si viaggia verso la gestione unica per ogni ambito, obiettivo previsto per il 2019 che potrebbe portare all’aggregazione degli enti gestori dell’Autorità d’Ambito numero 5 Astigiano Monferrato che, oltre al CCAM, comprende anche l’ASP e gli acquedotti della Valtiglione e della Piana con l’aggiunta di Acque Potabili nel sud astigiano. Di questi il più esteso è il CCAM, Consorzio “chiave” per l’implementazione della fornitura di acqua ai restanti gestori dell’astigiano, grazie ai recenti interventi di interconnessione miranti a potenziare l’erogazione idrica proprio nelle zone dell’astigiano, più densamente popolate. «Al momento la gestione unica rappresenta soltanto un obiettivo», precisa Quilico, pronto comunque a mettere a disposizione gli spazi del quartier generale di Moncalvo (ampliato anche grazie ai recenti lavori di ristrutturazione dell’adiacente Palazzo Cissello) nell’ottica aggregativa.

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Veronica Spinoglio

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