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Colline Monferrato Casalese: nasce il Consorzio di Tutela per quattro importanti vini

Un Consorzio guidato da un consiglio di amministrazione agile, giovane e giovanile con assolute ambizioni di risultati che ci condurrà ad ottenere grandi obiettivi. Così mercoledì, al Castello di Casale Monferrato, il presidente Domenico Ravizza ha definito il Consorzio di Tutela Colline del Monferrato Casalese istituito un anno fa alla sua prima uscita ufficiale. Il Cda del Consorzio si premurerà di inoltrare la pratica di riconoscimento al Ministero e di avviare l’iter di decreto per le modifiche dei disciplinari; inoltre di stilare una adeguata scaletta di programma di promozione alle DOC del territorio. Il Consorzio tutela il Grignolino del Monferrato Casalese DOC, il Barbera del Monferrato Superiore DOCG, il Rubino di Cantavenna DOC e il Gabiano DOC. I soci sono 130, gli ettari tutelati circa 300. La sede legale è a Casale Monferrato (Comune), quella operativa alla Cantina dei Colli di Crea di Serralunga. Il consiglio di amministrazione è composto da Mirko Carzino, Claudio Coppo, Franco Angelini, Beatrice Gaudio, Tina Sbarato, Giacomo Cattaneo Adorno, Paolo Angelino, Francesca Accornero. Vicepresidente del Consorzio è stato designato Claudio Coppo, segretario Mirko Carzino, sindaco revisore dei conti Carla Rondano. Alla prima storica assemblea generale del Consorzio, sono intervenuti il sindaco Titti Palazzetti e il vice Angelo Di Cosmo, i rappresentanti delle organizzazioni agricole e Carlo Beltrame, che ha compiuto un excursus storico sul Grignolino. Poposte di modifica di rese di produzione, tipologie Riserva e Superiore, tipologia Spumante e l’inserimento dei Comuni limitrofi alle attuali DOC. Sono state affrontate le modifiche dei disciplinari di produzione DOP di Gabiano, Rubino di Cantavenna, Grignolino del Monferrato Casalese.Per il Gabiano si sono introdotti pochi ma sostanziali aggiornamenti di alcune caratteri della DOP oltre a prolungare la durata di maturazione della tipologia Riserva. Per il Rubino di Cantavenna, oltre ad adeguamenti tecnici è stata inserita la tipologia Superiore con un minimo di maturazione in legno. Per il Grignolino del Monferrato Casalese sono state variate le rese per ettaro e la resa in vino, oltre ad una revisione di alcuni parametri analitici; inoltre è stata inserita la tipologia Riserva (che da tempo viene menzionata come Storico) con un adeguato periodo di maturazione in legno e la tipologia Spumante che sarà prodotta esclusivamente con il metodo classico di spumantizzazione in bottiglia. Per il marchio consortile, servirà tempo.

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Silvio Morando

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