Spacciano denaro falso e scappano nei campi: arrestati 2 marocchini

Concorso in falsificazione di denaro. È questa l’accusa che ha portato all’arresto - effettuato negli scorsi giorni dai Carabinieri della stazione di Montemagno, coadiuvati dai colleghi del nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Asti - di due giovani marocchini poco più che ventenni, entrambi senza fissa dimora. L’episodio è avvenuto nella tarda serata di venerdì 13 novembre scorso quando i militari della stazione di Montemagno sono stati avvisati dal proprietario di un bar di Castagnole Monferrato il quale segnalava di essere stato poco prima pagato con una banconota da 100 euro falsa. Il gestore del locale segnalava altresì che i due uomini, dopo essere usciti dal suo bar, si erano recati in un vicino negozio dove avevano pagato l’acquisto di alcune bottiglie di vino con un’altra banconota da 100 euro falsa, allontanandosi successivamente a bordo di un’Alfa Romeo 156. I militari si sono pertanto messi alla ricerca dei due stranieri, intercettandoli poco dopo a bordo dell’autovettura segnalata; ma alla vista dei Carabinieri, si sono dati alla fuga e percorsi alcuni chilometri hanno abbandonato il mezzo, fuggendo a piedi nelle campagne circostanti, riuscendo a far perdere le loro tracce con il favore del buio. A quel punto i militari hanno richiesto alla centrale operativa del comando provinciale di Asti, l’invio di rinforzi, allo scopo di effettuare le ricerche in zona dei fuggitivi, attività terminata dopo alcune ore in un bar di Refrancore all’interno del quale sono stati rintracciati ed arrestati. In seguito alla perquisizione personale i due giovani marocchini sono stati trovati in possesso di altre banconote false, per un valore di 420 euro e della somma di 215 euro, ricevuta quale resto della spendita del denaro falso. Da ulteriori indagini è emerso che i due marocchini nella stessa giornata, avevano utilizzato un’altra banconota falsa da 100 euro per pagare una consumazione in un bar di una frazione del Comune di Viarigi. Le banconote false, quelle vere ricevute come resto e l’autovettura utilizzata per la fuga, sono state poste sotto sequestro.