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Giuliano Prinzivalli interrompe il suo sciopero

In apertura di seduta del Consiglio comunale di lunedì sera, il sindaco Alessandro Portinaro ha avuto parole di solidarietà e comprensione verso Giuliano Prinzivalli, 41 anni, il disoccupato di Trino che dalla settimana scorsa ha deciso di attuare lo sciopero della fame come forma di protesta. «Abbiamo offerto tutta la nostra disponibilità ad affrontare il caso, invitando il nostro concittadino a cessare questo tipo di protesta» ha detto il sindaco. «Sappiamo bene che si tratta della punta di un iceberg di una situazione che purtroppo interessa molti. Da parte di tutti c’è l’attenzione verso il caso singolo e gli altri numerosi casi che ci sono. Per tutti continuiamo ad utilizzare i tre strumenti di cui disponiamo, ovvero gli aiuti sociali, le piccole borse lavoro e la ricerca di un’occupazione attraverso i Centri per l’Impiego». Anche la Lega Nord di Trino si sta interessando della vicenda. «Siamo vicini a questo nostro concittadino - ci spiega il coordinatore trinese del carroccio Alberto Mocca - non promettiamo nulla, ma cercheremo di vedere quello che si può fare per aiutarlo. Siamo molto arrabbiati per la risposta che è stata data dalla segreteria della Presidenza del Consiglio: dire a una persona in difficoltà che dovrebbe rimboccarsi le maniche non è una risposta umana». Poi l’esponente leghista fa una provocazione. «Forse se Prinzivalli si colorava di nero e andava in Comune sarebbe stato subito aiutato e avrebbe avuto molti più vantaggi: gli avrebbero dato una ricarica, un cellulare di ultima generazione, sigarette e magari un soggiorno in un hotel a 5 stelle… Pur senza facili promesse, noi siamo per aiutare e sostenere prima gli italiani e poi gli immigrati, il contrario di quanto sta avvenendo a livello nazionale». servizio completo su "Il Monferrato" di venerdì 17 aprile

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Marco Imarisio

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