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Premio Ambientalista dell’Anno 2015 "Luisa Minazzi" – Intervista a Eric Barbizzi, il giornalista di 11 anni

Eric ha soltanto 11 anni, ma definirlo un giornalista in miniatura sarebbe riduttivo: responsabile Esteri di Giornalistinellerba.it, la testata su cui scrivono migliaia di giovanissimi da tutta Italia, è stato il primo giornalista a lanciare l’allarme nel nostro Paese sulle criticità del trattato TTIP sul libero scambio fra Usa e Ue. Si occupa attivamente di ambiente, ed in particolare di cambiamenti climatici, biotecnologie, politiche economiche internazionali. Per saperne di più su Eric, leggi la nostra intervista. Quale è stata la molla che ti ha spinto a collaborare a Giornalisti nell'erba? La collaborazione è iniziata per caso, in seguito alla partecipazione al concorso annuale per giovani reporter organizzato da Giornalisti nell'Erba. Il tema da affrontare era “Il pianeta che ci dà la vita” ed io ho presentato un video in inglese sulla biomimesi (per vedere i video vincitori dei vari concorsi vai alla pagina web http://ilblogdieric.blogspot.it/p/video-vincitori-di-concorsi.html ). In occasione della premiazione del video sono entrato a far parte della redazione ed allora ho iniziato a scrivere degli articoli su argomenti che trovavo interessanti (una selezione di articoli di Eric è disponibile alla pagina web http://ilblogdieric.blogspot.it/p/i-miei-articoli.html ) Dove affonda le radici la tua sensibilità verso l'ambiente? Nel rispetto del prossimo. Danneggiare l’ambiente significa mettere in pericolo non solo la nostra vita ma anche quella delle generazioni future: abbiamo un solo pianeta e dobbiamo prenderci cura di lui. C'è qualche persona che ha ispirato o influenzato in modo particolare il tuo lavoro? Soprattutto Sergio Ferraris, presidente del Comitato scientifico di Giornalisti nell'Erba. Come scegli i temi di cui occuparti? Cerco di scegliere temi di attualità ma navigo su internet per scoprire degli argomenti interessanti. Quali criticità in particolare ravvisi nel trattato TTIP sul libero scambio fra Usa e Ue? Le principali sono il rischio che le multinazionali impediscano ai governi di proteggere i cittadini e venga promossa la circolazione in Europa di prodotti sia alimentari (come gli OGM) che non alimentari poco controllati, molto diffusi in America, che ha standard di qualità più bassi di quelli europei. Con il TTIP l’Italia non potrà vendere più prodotti DOC e DOP e questo per noi è un gran danno. Inoltre pratiche come il fracking (la fratturazione idraulica), non ammesse in Europa, potrebbero iniziare anche qui inquinando le nostre acque. Tra i tuoi coetanei riscontri interesse verso l'ambiente? Sì abbastanza, anche se non è una priorità Quale sogno vorresti vedere realizzato? Vorrei tanto che l’avidità dell’uomo non andasse a danneggiare l’ambiente e mi auguro che a COP21 a Parigi si raggiunga un accordo che ci protegga tutti da danni tremendi cui andiamo incontro se non ci si ferma al 2% di aumento delle temperatura. Il momento più emozionante legato al tuo lavoro vissuto finora? La mia prima intervista telefonica con il Direttore del BITEB (banco tecnologico informatico che raccoglie attrezzature mediche e PC vecchi ma ancora funzionanti per darli a chi ne ha bisogno). Cosa chiederesti a chi ci governa per tutelare davvero l'ambiente? Mi piacerebbe che si investisse davvero (e non solo a parole) in energia alternativa, invece di continuare ad approvare iniziative dannose come l’air gun in Adriatico con la scusa che occorre finire i combustibili fossili prima di passare all’energia verde. Il tuo prossimo obiettivo? Continuare ad informare e se possibile andare a COP21 di persona. * * * I candidati al Premio Luisa Minazzi - Ambientalista dell’anno 2015 sono otto. Oltre ad Eric, Le mamme volanti, Alberto Grossi, Anna Marson, Dimitri Russo, Elena Carmagnani, Sergio Costa e il team di avvocati dei Beagle. Il Premio è promosso da Legambiente e dal mensile “La Nuova Ecologia” insieme al Comitato organizzatore di cui fanno parte diverse associazioni di Casale Monferrato. Il vincitore verrà scelto dal pubblico, ma il vero obiettivo è portare in evidenza le storie di quanti s’impegnano nella società civile, nel mondo dell’impresa e nella pubblica amministrazione a favore dell’ambiente, del prossimo e della legalità. I candidati sono proposti dalla Giuria preliminare, passati al vaglio del Comitato organizzatore e sottoposti al voto popolare. Il riconoscimento è puramente simbolico, consiste infatti in una targa e in un abbonamento a “La Nuova Ecologia”. La cerimonia di premiazione si terrà a dicembre a Casale Monferrato. Come votare Per l’edizione 2015 è possibile votare fino al 15 novembre via e-mail scrivendo all'indirizzo ambientalista2015@lanuovaecologia.it indicando il proprio nome, cognome, età e indirizzo più il nome del candidato prescelto.

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