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Sindaci sul piede di guerra per i tagli ai piccoli Comuni

Sono una trentina i sindaci del Vercellese che hanno dato vita a un Comitato per la Trasparenza e l’Equità, esasperati per i continui tagli nei trasferimenti dallo Stato centrale. Gli stessi amministratori, in una conferenza stampa che si è tenuta martedì a Vercelli, hanno voluto spiegare la situazione esternando tutto il loro disagio per una situazione che rischia di condizionare pesantemente l’erogazione dei servizi. «Questa non è una battaglia partitica - ha spiegato il primo cittadino di Fontanetto Po, Riccardo Vallino - e non è un’iniziativa a numero chiuso, chiunque vorrà aggiungersi sarà sempre il ben accetto. Non chiediamo null’altro che uguaglianza, di essere tutti uguali nei confronti dello Stato. Se bisogna fare sacrifici è giusto che li facciano tutti, non possiamo accettare che non ci siano regole per il trasferimento di risorse dallo Stato ai Comuni. In questa nostra battaglia ci sono anche sindaci di Comuni che hanno ricevuto di più rispetto al passato, ma sono qui perché sanno bene che senza regole è solo questione di tempo prima che i tagli tocchino anche a loro». I Comuni versano allo Stato centrale le imposte dei cittadini e poi una parte di queste gli ritornano indietro. Proprio questa parte è il pomo della discordia, perché al momento non c’è una regola che stabilisca come debba essere ridistribuita. «Ci sono Comuni non virtuosi e con aliquote di imposta basse che hanno ricevuto molto - ha continuato Vallino - e Comuni virtuosi con imposte già elevate e che quindi non possono più aumentarle che hanno ricevuto molto meno di quanto hanno raccolto per lo Stato. Anzichè premiare chi ha lavorato bene, le risorse sono state ripartite andando magari a premiare Comuni poco meritevoli». servizio su "Il Monferrato" di venerdì 18 luglio

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