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Don Dante Caprioglio a Casale e fine del Collegio di Borgo

Lunedì 17 ottobre, per motivi di salute, don Dante ha lasciato il collegio San Carlo di Borgo San Martino. Negli ultimi tempi la sua salute è un po’ vacillata, ed essendo doveroso non sottovalutare i segni dell’età e le incognite che essa racchiude, i Salesiani della Casa di Casale hanno preferito averlo presso di loro per meglio assisterlo, in caso di necessità. Gabriele Ferraris, presidente degli Ex Allievi del Collegio San Carlo ci ha inviato questo toccante intervento. In un tiepido mattino di ottobre, don Dante Caprioglio ha lasciato lo storico Collegio San Carlo di Borgo San Martino: nessuno di noi ex allievi, neanche quelli con una fantasia più fervida, avrebbe potuto immaginare che una cosa del genere sarebbe potuta accadere. Perché tutti, ma proprio tutti, abbiamo sempre immaginato che l’anima indiscussa, che ha portato il San Carlo ad un livello di eccellenza ineguagliabile, con la cura e l’amore che solo il fondatore avrebbe potuto avere, potesse un giorno separarsi da quel luogo. Ma l’età raggiunta ha portato con sé crescenti limitazioni e avendo il dovere di non sottovalutare i segni dell’affaticamento e le incognite che essi racchiudono, i Salesiani della Casa di Casale hanno preferito averlo presso di loro per meglio assisterlo, in caso di necessità. Nello storico Collegio era entrato nel 1956, assumendone due anni dopo la carica di preside e mantenendola per oltre 60 anni. La ricca complessità della sua persona ha portato l’Istituto ad un livello di eccellenza riconosciuto tra i più quotati e rinomati del territorio e della storia salesiana: l’eccellenza dell’insegnamento, la disciplina e il senso del dovere trasmesso ai giovani, la loro cura spirituale, il tutto sempre con un’autorità riconoscibile e riconosciuta. Per le mutate condizioni economiche, il Collegio è stato chiuso, ma la vera chiusura del San Carlo non è avvenuta nel 2000 con la chiusura dell’Istituto o quando, di recente, si è concretizzata la vendita dell’immobile: il San Carlo ha chiuso i battenti il giorno in cui don Dante l’ha lasciato. Forse è stata la giornata più lunga e sofferta della sua vita: lasciare il luogo dove ha investito energia, passione, dedizione di tutta una vita, è un dolore che pare insuperabile, che fa male all’anima, perché, ne siamo certi, tutti noi ex allievi, abbiamo sempre considerato don Dante, indissolubilmente e orgogliosamente un tutt’uno col San Carlo. Si è chiusa una pagina di storia che meritava di essere salvata, una pagina bellissima e irripetibile, che davanti alle grandi trasformazioni che il mondo oggi sta vivendo, tutti ne avremmo avuto una disperata necessità. Il Collegio, per tutti noi che l’abbiamo frequentato, era considerata la “nostra Casa”, don Dante l’indomito condottiero che la presidiava e proteggeva: ora che non ci sono più entrambi, dovremo trovare un altro luogo del cuore in cui custodire l’eredità educativa ricevuta e tracciare un nuovo cammino alla nostra associazione, ma sempre con l’aiuto morale e la vicinanza di quello che per noi resterà per sempre “Il Capo”. Noi ex allievi, che abbiamo beneficiato del suo insegnamento e del suo esempio, gli auguriamo di trascorrere un periodo sereno in questa sua nuova destinazione, circondato dai suoi confratelli che non mancheranno di sostenerlo in caso di bisogno, ma grazie allo spirito indomito che fino ad oggi ha prevalso sulla sua data anagrafica, ci piace immaginarlo ancora pronto a nuovi progetti, perché si sa, il destino dei “Grandi” è quello di essere sempre in prima linea e guardare avanti. Noi, ex allievi, suoi immeritati discepoli, di certo, saremo per sempre al suo fianco.

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