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  • 15 febbraio 2010
  • Casale Monferrato

Due pensionati ottantenni di Casale e Occimiano le nuove vittime del mesotelioma

Mentre a Torino si sta celebrando il processo Eternit, a Casale e nei paesi vicini si continua a morire di mesotelioma. Due le vittime lo scorso fine settimana, entrambi pensionati ottantenni, rispettivamente di Casale e Occimiano. Luigi Morando, 80 anni, originario di Morano, all’Eternit non aveva mai lavorato. Era un meccanico, specializzato in macchine utensili, e aveva lavorato come manutentore prima per una ditta di San Germano e poi per un decina d’anni all’Ibl di Coniolo. Vicino all’Eternit non ci aveva neppure mai vissuto: prima aveva abitato in via Bligny e successivamente in via Luparia, dove risiedeva attualmente con la moglie Maria e dove si è spento la scorsa settimana. La diagnosi di mesotelioma pleurico risaliva alla fine di settembre 2009. I funerali sono stati celebrati sabato pomeriggio alle 15,30 nella chiesa parrocchiale di Morano. Falegname da lunga tradizione famigliare, mai a contatto con l’amianto, anche Colombo Figazzolo, 84 anni, di Occimiano, l’altra vittima del mesotelioma, diagnosticatogli l’estate scorsa. La sua scomparsa, avvenuta venerdì, ha suscitato vasto cordoglio in paese. Da carradore, mestiere imparato dal padre Carlo, che lo intraprese all’inizio del ‘900, si specializzò in seguito nell’attività di falegname e fabbro ferraio, conducendo la bottega in paese insieme al fratello e a due cugini.

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Silvio Morando

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