Trecento giovani provenienti per la maggior parte dall’Italia del Nord si sono dati appuntamento al rave party andato in scena nel fine settimana sulla sponda destra del Po, nel territorio di Frassineto. Hanno cominciato a confluire sul posto con un centinaio di macchine - pochi quelli giunti con i mezzi pubblici - nel tardo pomeriggio di sabato e hanno cominciato a sbaraccare ventiquattro ore dopo, nel pomeriggio di domenica: pare per spostarsi in provincia di Piacenza dove era in programma un altro rave party. Solo una minima parte dei partecipanti è rimasta sul fiume fino alla mattinata di lunedì. Naturalmente non sono mancate le proteste degli abitanti di Frassineto, in particolare quelli residenti nelle zone più prossime al Po. Malgrado le casse fossero state posizionate non in direzione del paese, la musica è proseguita ininterrottamente per tutta la notte. A presidiare la zona Polizia, Carabinieri e Guardia Forestale.
Ed erano diretti al raduno di Frassineto - come loro stesso hanno dichiarato - i quattro giovani fermati alle 5,30 di mattina di domenica al casello Casale Sud dell’autostrada da una pattuglia della Polizia Stradale di Casale. A bordo di una Renault Clio c’erano tre ragazzi - due dei quali rumeni - e una ragazza italiana. Dagli accertamenti effettuati, uno di loro risultava già essere stato tratto in arresto per spaccio di stupefacenti. Di conseguenza anche in ragione delle circostanze di tempo e di luogo connesse al rave party, gli agenti della pattuglia, dopo aver contestato alcune infrazioni amministrative, insospettiti dal nervosismo dei fermati, procedevano alla perquisizione personale e della vettura...
servizio completo su "Il Monferrato" di martedì 28 luglio
Archivio
