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  • 06 marzo 2013
  • Casale Monferrato

Nel podismo la domenica delle donne - Video

Sarà l’imminente 8 marzo, ma è dato di fatto che da queste parti è stata veramente la domenica delle donne. La valenzana Elisa Stefani seconda all’HM Strapiacenza (ne parliamo più avanti) mentre nella nostra città è la gara femminile a fare scintille, con Elena Patrucco che torna a vincere nove anni dopo il primo successo e a cui si apre la possibilità, ancor sotto i 40 anni, di provare a raggiungere il primato di Enrica Gota. Frattanto si prende il record dell’attuale tracciato, stabilito lo scorso anno da Maria Rita Torino con 46’39”. La diciottenne avisina migliora di 49” il suo limite ma nulla può contro l’oggi grandissima atleta del Sanfront, in una super sfida tutta casalese. La sangermanese ferma il cronometro a 45’27”. Il trofeo Avis/Coop va all’astigiano Davide Elli (37’55”) della Vittorio Alfieri AT, terzo nel 2012. A farne le spese, in volata, il giarolese Nicola Campassi (37’56”), tesserato Cartotecnica Piemontese. All’apertura delle iscrizioni il termometro segna zero e il lungo Po è avvolto da una fitta nebbia; poi, pian piano, il sole s’impossessa della città. Gara condizionata dal forte sbalzo di temperatura (da +5 a +15) tra partenza e arrivo. La salita di San Giorgio si conferma la più dura tra quelle di inizio stagione. Non a caso due di questi atleti (Campassi e la Patrucco), avvezzi alle corse in montagna, gestiscono lo sforzo in modo ottimale. Quanto meno strana, diremmo quasi… ciclistica, la tattica sfoggiata da Elli. Dal terzo chilometro in poi si piazza un metro dietro a Campassi e gli “alita sul collo” fino alla fine. L’astigiano è notoriamente forte in volata e l’impressione è che la cerchi a tutti i costi, limitandosi a marcare stretto il rivale e non osando mai il minimo allungo, che pare alla sua portata. Un anno fa, impegnato (e poi battuto) da Ruggiero, impiegò un minuto in meno. Il solo secondo che li separa al traguardo gli dà ragione perché vince… questa volta. Nella classifica assoluta terzo Diego Scabbio (38’19”), quindi Emanuele Di Maio (38’33”) e Rosario Ruggiero (38’38”). Terza donna la savonese Gabriella Martini (47’31”), seguita da Simona Illengo (47’38”) e Tiziana Piccione (51’03”). Ordine d’arrivo completo qui a fianco, in pdf. Il discesone del nono chilometro si è rivelato ancora una volta il punto di forza di molti atleti giallorossi; purtroppo non altrettanto lo è l’arrampicata a San Giorgio, che precede. Chicca Torino si “butta” su strada San Giorgio Miglietta e recupera ben 25” alla Patrucco; però lassù in cima il distacco era di 48”. Troppo. Elena oggi ha sfoggiato una corsa in salita di una fluidità incredibile. Le due ragazze sono colleghe nell’organizzazione del Kitambo Trail (1 giugno); almeno la Patrucco speriamo sia anche della partita, quel giorno, se tanto mi dà tanto. Emanuele Di Maio, sempre sul salitone, ha conosciuto il vero Diego Scabbio, e i 4” di Fubine son diventati 24. Contenuti grazie alla sua “discesa libera” che gli ha fatto raggiungere e superare un ex vincitore della corsa, Rosario Ruggiero. Simone Patrucco, all’esordio, si è guardato intorno; troppi gli occhi che lo… sbirciavano, dopo il video di presentazione con Albertone. “Ma avranno inteso che sono l’allievo che ha solo da imparare?” il suo commento. Scherzi del destino (il perché lo scoprirete alla vigilia della gara di Camino) Simone è poi protagonista di un inedito duello con Carlo Costa, l’atleta ipovedente della Trinese, oggi “al cordino” del coniolese Claudio De Mori; una coppia che… viaggia. Pare che i partners di Costa si divertano parecchio, a corrergli a fianco. Anche a Simone riesce il sorpasso nella ripida discesa, dove chi non vede incontra enormi difficoltà (ma Carlo sa contenere anche questo danno). Risorpasso nel tratto finale cittadino e parole d’ammirazione dall’avisino al trinese, non nuovo ad exploit di questo genere a Casale (terzo alla notturna 2012). Quasi tutto ciò è documentato nei due video. La preventivata forte presenza da fuori provincia e regione c’è stata, così come gli “abituali” non competitivi; la partecipazione globale ha superato di una quindicina di unità il già buon risultato del 2012. E’ in effetti la miglior strategia societaria; cambiare la data sarebbe un suicidio e ormai anche a marzo le concomitanze di rilievo sono inevitabili (almeno tre, anche se fuori provincia – vedasi al paragrafo weekend). Il team più numeroso è il Cattaneo di Borgo Vercelli, gemellato con il team casalese. Ma anche astigiani e tanti dal Pavese. Ritornando alla giornata particolarmente favorevole alle donne, includiamoci anche le mini-donne, in quanto all’Avis è ricomparsa, seppure in formato quasi sperimentale, la prova riservata ai ragazzini, suddivisi in due categorie. Qui scriviamo per la prima volta il nome di Alice e Caterina, le rispettive vincitrici. Ma lasciamo che a parlarcene sia una che se ne intende, in quanto coi ragazzi ha a che fare tutti i giorni ed ha vinto due volte il trofeo Avis femminile. Oggi era ferma per infortunio e ne abbiamo… approfittato. PICCOLE DONNE CRESCONO – (di Luisa Doro) – A Casale sono tornati a correre bambini e ragazzi; alle 9, alla partenza, sono pochi ma veramente ben preparati e tutti affrontano con grande entusiasmo i circa mille metri per loro previsti. All’arrivo la spunta Alice Rossi (classe 2000) su Caterina Sigliano (2003), ma hanno ben figurato anche Marta Lupano (2000) e Sebastiano Costanzo (2003). Tra le bambine mi piace segnalare Caterina che, a soli nove anni, sfodera un passo deciso fino al traguardo, anche se reduce dall’influenza; il chè fa ben sperare, comprese le prestazioni dei suoi piccoli avversari, nel futuro del podismo cittadino. Come iscritta al Gruppo Podistico Avis non posso che rivolgere un affettuoso ringraziamento al prof. Natalino Deandrea per l’impegno e l’attenzione che sempre pone nella cura di queste giovani promesse del podismo casalese. Auguro a tutti questi ragazzi di mantenere vivo l’entusiasmo di oggi e di coltivare per il domani il sogno di arrivare a gareggiare e confrontarsi con i … “grandi”. ACCADDE NEL WEEKEND – L’appuntamento più atteso a Piacenza dove, sotto il prestigioso marchio della 18ma Placentia Marathon for Unicef si correvano ben tre gare. Nella Mezza Maratona femminile (StraPiacenza) il risultato che più si attendeva, ossia quello della valenzana Elisa Stefani, è stato all’altezza delle aspettative. Seconda piazza, sfiorando la vittoria, per l’atleta della Nuova Fanfulla Lodigiana in 1h14’53”, solo 4 secondi dietro alla rumena Simona Maxime; terza Ivana Iozzia (1h18’14”). Elisa ci racconta che inizialmente ha condotto la gara su un tracciato che definisce molto bello, ma con qualche rotonda e cavalcavia che, alla fin fine, hanno spezzato un po’ il ritmo. Il vero testa a testa a testa con la rumena è iniziato circa al 18mo km. La brava atleta valenzana non è certo tipo da farne un dramma e si dichiara più che mai soddisfatta della piazza d’onore, soprattutto perché sa di essersi sottoposta ad un ottimo test in vista dei campionati italiani di maratona del 1 aprile. Un’intervista del dopo gara con Elisa Stefani ed alcune immagini sono disponibili sul canale YouTube della sua società all’url http://youtu.be/XtTCdKZrXTI. Sempre a Piacenza, ma nella 30 km, 1h52’04” per l’altro valenzano, Alex Zulian, piazzatosi 11mo assoluto e secondo di categoria. Anche lui rileva troppe “rotture” (cavalcavia e sottopassi) sul tracciato, nonché una fatica più psicologica che fisica ad affrontare, dal km 15, cinquemila metri tutti in rettilineo e ritorno dalla stessa strada. Alex ora punta alla maratona ferrarese del 24 marzo; in tale ottica ha corso “controllato” per i primi 20 chilometri per poi aumentare e risalire due posizioni. Per aggiungere un ultimo tassello a questa “domenica delle donne”, ecco una Loredana Ferrara seconda dietro ad una ben nota Simona Viola e a precedere Giordana Baruffaldi nella 5 km donne a Rea (PV), memorial Gaia Santagostino. Silvio Gambetta quarto nella 10 km davanti a Giulio Villani. Sul podio Enrico Stivanello, Stefano Emma e Herbert Mascolo. A Valenza, sabato, il cross della Groppella, valido per il campionato provinciale. Master ad Abdessalam Machmach (Atletica Alessandria); secondo Gianni Ravarino (SAI Frecce Bianche) e terzo Edmil Albertone (Gruppo Città di Genova). Infine, agli italiani di cross a Monza (da Novi addirittura un pullman), troviamo Maurizio Di Pietro 17mo (su 198) e Angelo Panucci 40mo nelle rispettive categorie. Manca Daniele Novella? A cucinare, a Golosaria. Cercarlo in altre pagine, please. FOTO E VIDEO – Presenti in alto a destra, trattano del trofeo Avis (ma un piccolo “verticale” ci giunge direttamente da Piacenza dall’iPhone di Elisa – l’omaggio l’abbiamo aggiunto noi). Il video è stato diviso in due parti perché il materiale era veramente molto, grazie anche all’impegno di chi ha collaborato alla realizzazione. “Portare a casa” il tutto, nel rispetto del codice della strada, è stata impresa ardua; anche quest’anno si è deciso di non rientrare in città per ragioni logistico-tecniche. Se è stato avvistato un individuo sospetto “tagliare” con l’auto per stradine di campagna, quello era il buon Valerio Gobbi che cambiava postazione. Se vi sembrano troppo “sfuggenti” gli atleti sul falso pieno è perché più di tanto non si poteva rallentare senza creare ostacolo alla circolazione; Marco, dal lunotto posteriore, più che operatore si è scoperto… acrobata. Più facili le riprese per Luisa Doro, dal sedile passeggero; stavolta, può dire si esserseli lasciati tutti dietro. IL PROGRAMMA DEL FINE SETTIMANA – Già sabato una chicca (c minuscola) con il primo Cross del Castello, ad egida Fidal e CSI in quel di Castello d’Annone (AT). Ritrovo alle 14 presso il campo sportivo. Gara a livello regionale ma valida per l’assegnazione del titolo provinciale astigiano Giovanile, Assoluti e Master Fidal e Giovanile CSI. Organizza la Mezzaluna. Domenica alle 9,30 la 12 km di Montaldo Bormida, valevole per il C.P. UISP AL. Il ritrovo in piazza Europa.

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