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  • 7 anni fa
  • Casale Monferrato

Due mostre fotografiche in Sala Carmi

Domenica 25 giugno dalle 11

 Domenica 25 giugno, l'attività culturale della Comunità Ebraica riprende con due mostre fotografiche in Sala Carmi, che hanno per denominatore comune un viaggio nel tempo tra i luoghi della memoria di Casale e Piemonte..

Entrambe si inaugurano alle ore 11 in vicolo Salomone Olper alla presenza dei due autori. La prima di intitola “Giochi di Colore, Casale “Caleidoscopica” ed è opera dell'architetto Giulio Bourbon, da sempre vicino alla Comunità Ebraica di Casale e tra gli artefici della sua rinascita culturale negli anni '60 e '70, con la creazione del Museo Ebraico, di cui è direttore, e il restauro della Sinagoga.

Non sono un fotografo professionista ma solo amatoriale. - Spiega Bourbon - Essendomi cimentato, da anni, a fotografare di tutto, oggi, con l’ avvento della fotografia digitale che da risultati immediati, fare scatti fotografici mi è parso molto accattivante. I misteri della magia dei colori, le emozioni del momento danno maggiore creatività e maestria e possono portare al vero fulcro dell'immagine”

Bourbon per il suo lavoro è partito da una lettera che Stefano Guazzo scrive nell’agosto del 1580, a don Battista Agosta. Lo scrittore, nato a Trino, attivo alla corte dei Gonzaga e considerato tra i maggiori letterati della sua epoca , usa la sua penna per tracciare un esemplare ritratto della città di Casale Monferrato. Attratto da quella lettera di “squisita modernità” Bourbon ha voluto interpretarla ripercorrendo i luoghi descritti da quel testo con i suoi scatti fotografici

La seconda mostra ha per titolo invece “Gli spazi della parola” ed è un percorso di immagini fotografiche tra le tante Sinagoghe del Piemonte. Un viaggio attraverso luoghi della memoria che documentano l'eccezionale attività delle comunità ebraiche che sono esistite nella nostra regione, in grado di produrre veri capolavori, d'arte oggi ancora poco conosciute ai più.

L'autore è Niccolò Biddau, fotografo professionista di livello internazionale che comincia la sua attività alla fine degli anni '80 realizzando reportage in Estremo Oriente e in America Latina per dedicarsi poi alla fotografia di nudo e di moda, in Italia e all'estero.
A partire dagli anni 2000 la sua fotografia si orienta su
paesaggi urbani e fotografia d'interni. Una ricerca che lo porta poi a indagare i cicli produttivi delle aziende italiane, realizzando campagne fotografiche sulle eccellenze industriali del Made in Italy. A ciò si affianca un nuovo nucleo di ricerca: sui complessi architettonici e monumentali con le loro componenti artistiche. Lavori che lo portano a ricevere premi in tutto il mondo.

Entrambe le mostra resteranno aperta dal 25 giugno al 30 luglio.

Ingresso libero per informazioni e prenotazioni 0142 71807 www.casalebraica.org