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  • 7 anni fa
  • Casale Monferrato

Sinagoga: “La storia e le coincidenze” e “Ercole De Angelis”

Domenica 17 giugno alla Comunità ebraica

 

Nel Cortile delle Api si sono presentati due volumi che ripercorrono le vicende di famiglie ebree tra Piemonte e Liguria: “La storia e le coincidenze” e “Ercole De Angelis”

 

Il fascino della cultura ebraica in un certo senso sono proprio le “coincidenze”, si resta affascinati da come le storie dei singoli si intersechino tra loro e queste, a loro volta, con i grandi avvenimenti che sconvolgono il mondo. Coincidenze che fanno incontrare le persone, innamorarsi, trovare un lavoro invece di un altro e a volte soccombere. In realtà non è che una famiglia ebrea sia più toccata destino di un altra, ma ci sono due elementi di cui si deve tener conto: intanto che nell'ebraismo la conservazione della memoria è parte dell'identità e poi che, molto spesso, le scelte che deve fare una famiglia ebrea, nascono contrastare un destino non proprio felice.

 

Questa connessione è diventata un'affascinante ragnatela appunto domenica 17  alla Comunità ebraica , quando si sono incrociati i ricordi di due famiglie raccolti in due volumi differenti. Quella della famiglia Laudi, dispersa tra Genova, Torino e Milano e quella dei De Angelis, Casalesi e poi trasferiti a Forte dei Marmi e in Liguria. Ma è una ragnatela viva, fatta di volti, alcuni dei quali presenti proprio nel cortile delle Api di vicolo Salomone Olper. Come Luciana e Nicoletta Laudi che hanno presentato appunto “La Storia e le Coincidenze” e Enzo e Paola de Angelis per la biografia di Ercole De Angelis, raccolta dalla figlia Erminia in un libro doppio, in italiano e ebraico.

 

Tra di loro Dionigi Roggero che ha inquadrato le storie nel periodo in cui si sono svolte, a cominciare da quella di Ercole, da commerciante casalese a imprenditore, prima a Forte dei Marmi, dove rileva una fabbrica dismessa di esplosivi (Sipe, che faceva parte del gruppo Nobel), poi a Genova. Qui, in via Barabino, una pietra d'inciampo davanti alla sua casa ricorda la sua deportazione in un campo di concentramento.

 

E' invece Nicoletta Laudi a spiegare il senso del libro con cui si racconta la sua famiglia: “Nella nostra Pasqua c'è la tradizione di far domandare al più piccolo dei presenti perchè ci si ritrova a compiere quel rito. Noi abbiamo usato lo stesso artificio per cominciare a raccontare questa storia, giocando con la domanda di un bambino e con un po' con le immagini”. C'è infatti una foto di matrimonio in copertina il lettore viaggia in quelle storie, a cominciare proprio da quella di Luciana, nata nel settembre del 1938, nello stesso giorno in cui venivano promulgate le leggi razziali.

 

La guerra naturalmente fa da spartiacque, c'è chi si salva perchè previdente, chi decide di fare il partigiano, chi non c'è la fa. Sono appunto Coincidenze? “Qualsiasi tragedia che colpisce il popolo ebraico, per noi è sempre una variante della medesima - Continua Nicoletta - “Dall'Esodo fino alla shoà, è la nostra capacità di ricordare che crea le coincidenze”.

In ogni caso è un modo intelligente di ripercorrere il tempo. La citazione con cui Dionigi Roggero chiude l'incontro cade a proposito: siamo nel cortile delle Api e “Virgilio a proposito delle api si chiede se è lecito mischiare le cose piccole con le grandi”. La risposta è che se non ci fossero le cose piccole quelle grandi nemmeno esisterebbero.

 FOTO

Domenica 25 giugno la rassegna culturale della Comunità casalese prosegue in sala Carmi alle 11  con l'inaugurazione della mostra “Gli spazi della parola” immagini fotografiche delle sinagoghe del piemonte raccolte da Niccolò Biddau (aperta, ingresso libero fino al 30 luglio)

 

Alberto Angelino