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3-Timossi e i suoi presidenti

Con Ghigo e Scalfaro al Santuario di Crea

Nel numero in edicola martedì la terza ed ultima parte (con quattro foto) delle testimonianze al servizio dei presidenti regionali del giornalista moranese Aldo Timossi. Una sintesi-

...Il democristiano Gian Paolo Brizio, fedelissimo del ministro Donat Cattin, è presidente per la legislatura 1990-95. Uomo tranquillo e tollerante, ma inflessibile sui valori del buon governo. E’ stato assessore con Beltrami, ha avuto modo di conoscermi. Vorrebbe confermarmi nell’incarico (di capo di gabinetto, ndr), ma è attorniato da qualche collaboratore un tantino diffidente. Intuisco e presento la lettera di dimissioni. Brizio è sorpreso, mi risponde “stai al tuo posto”. Insisto, e alfine deve assecondarmi. Torno ad occuparmi di informazione e cerimoniale, capisco di avere la fiducia del Presidente e ciò mi consentirà di stargli comunque molto vicino, instaurando una schietta confidenza.

Problemi vecchi, come la bonifica intorno all’ACNA di Cengio, emergenze nuove, come il massiccio arrivo di profughi dall’Albania. C’è tensione a Casale, dove 850 albanesi sono stati sistemati nelle camerate della caserma Mazza, idem nella vicina Asti, difficile il rapporto con la popolazione locale. Compie robusti passi avanti il progetto di Alta Velocità,  Lione-Torino-Trieste.

Dalla primavera del ’93, inizia un anno difficile, con problemi legati alla “tangentopoli piemontese” e alle diatribe tra i partiti della maggioranza. Forse anche per dare fiducia ai Piemontesi, il 21 maggio arriva il Capo dello Stato, Oscar Luigi Scalfaro. Visita in forma privata, come altre negli stessi anni, a Torino (più volte al SERMIG) e altrove, ma il Presidente regionale è quasi sempre presente. 

Brizio è un paziente tessitore, non perde mai l’ottimismo e il sorriso, a dispetto della malattia che non gli da tregua, tesse le tela di nuove alleanze, arrivando alfine, nella tarda primavera del ’94, a guidare un governo che comprende la sinistra. Intorno al tavolo ovale, anche i casalesi Paolo Ferraris (ha grande ascolto da parte  del Presidente, purtroppo verrà a mancare nel dicembre ‘96) ed Ettore Coppo, e l’alessandrino Ugo Cavallera. 

Gli ultimi mesi di governo sono spesso un piccolo calvario per Brizio...

Il lavoro di ricostruzione post-alluvione continua dal ’95, presidente Enzo Ghigo. C’è meno confidenza, da militare nei Carabinieri, forse applica all’altro il motto “uso obbedir tacendo”. Valuta giustamente molto alto il ruolo di Presidente, quindi il posto in prima fila. Si lavora comunque bene, grazie anche al cordiale rapporto con il capo gabinetto, la tortonese Maura Leddi, e con l’attivo segretario particolare, Cristiano Bussola, casalese (credo sia grazie anche a loro, se il Presidente è a Casale nel 1996 per ricordare il 125° di questo giornale, e nel 2005 per inaugurarne la nuova sede). Basta capirsi, prestare ancor più attenzione alla forma, pur se talvolta prassi e regole non coincidono con i desiderata presidenziali. Ghigo sarà spesso accompagnato da moglie e figlio....

In Giunta, ottime persone: il causidico vicepresidente Gaetano Majorino, l’entusiasmo di Giampiero Leo, l’arguzia di Antonino Masaracchio, il vulcanico Cavallera (gestisce l’ambiente, ma alla fine della successiva legislatura, avrà aggiunto le competenze per risorse idriche, tutela del suolo, lavori pubblici, protezione civile, parchi), la signorilità di Pierluigi Gallarini e Franco Botta, la cordialità di Antonello Angeleri....

 Tante visite ufficiali: dicembre ’96 il premier Prodi e gennaio ’97 il vicepremier Veltroni; giugno ’97 il presidente Scalfaro al Santuario di Crea; maggio ’98 il Pontefice a Vercelli e a Torino (ho il privilegio di un incontro personale) per l’omaggio alla Sindone. Tanti viaggi per il presidente Ciampi: luglio ’99, giugno 2001 (Verbania e Stresa) e il novembre successivo (Dogliani, Torino e Novara), 3-4 aprile 2003 (Asti, Alessandria, e a Casale la visita a Sinagoga e Duomo, e il concerto al Teatro Municipale con l’orchestra del Teatro Regio di Torino), settembre 2003 (Cuneo, Boves, Borgo San Dalmazzo). Il premier Berlusconi è in Piemonte nel 2005. Nel gennaio 2001, la ricerca di un significativo omaggio, per l’incontro con il presidente francese Chirac e il ministro Jospin, si conclude optando per una preziosa “magnum” di Barolo annata ’95. 

...La Presidenza collabora con il mondo scientifico al “Progetto IMPACT”, programma internazionale di monitoraggio per asteroidi e comete (ne uscirà la “scala Torino” per misurare gli effetti di uno scontro Terra-asteroide) e il personale impegno viene riconosciuto, battezzando come “13174 Timossi” un asteroide appena scoperto. 

Dal 2000 Ghigo è presidente della Conferenza delle Regioni e Province autonome, per cinque anni si infittiscono i viaggi a Roma. ...

Nel 2005, la prima donna al vertice del Piemonte. E’ Mercedes Bresso. Carattere dinamico, deciso, ha uno staff molto femminile e consolidato, un pochino geloso della “sua” presidente! Trovo sicuro e schietto riferimento nel suo capo gabinetto, l’ex collega di ufficio stampa Roberto Moisio, origine mezza monferrina per padre e mezza ciociara per madre (Ciociaria romana, Terra del mio attuale domicilio). 

Non mancano le occasioni protocollari. Iniziando dall’ottobre ‘2005, quando il Capo dello Stato visita la Casa della Resistenza di Verbania-Fondotoce (rivedo il “mio” presidente Beltrami)....

Si avvicina il tempo del congedo. Ancora qualche evento accanto alla Presidente. Il 25/26 ottobre 2006 l’arrivo del presidente Napolitano, due giorni fitti di impegni a Torino. La costituzione, con assemblea nel Palazzo Reale, del “Comitato Italia 150”, per organizzare in Piemonte le celebrazioni del 150° dell’Unità d’Italia. Il Dalai Lama nel Capoluogo, nel dicembre 2007.

Con una nuova visita del presidente Napolitano, per il Salone del Libro nel maggio 2008, sta per concludersi il mio impegno al fianco di ben sette presidenti. Lascio dopo 34 anni il Palazzo. Per il futuro avrò comunque occasione di seguire l’attività regionale, quale Consultore giuridico della Conferenza episcopale Piemonte-Valle d’Aosta, presieduta dal futuro cardinale Giuseppe Versaldi. Raccordo  agevole anche dopo l’arrivo, nell’aprile 2010, del nuovo presidente Roberto Cota, poiché il capo gabinetto Luciano Conterno è stato esso pure collega di ufficio stampa: tre capi gabinetto, tre giornalisti!

Nel 2014, al timone  si avvicenda Sergio Chiamparino. Storia di oggi, quando la Regione Piemonte, che ho sempre nel cuore, e le cui vicende talvolta meno alte mi fan rimpiangere tempi e uomini passati, sta preparando la metaforica torta con cinquanta candeline. 

aldo timossi

FOTO. Timossi (secondo da sin.) con Ghigo che ha a fianco il casalese Bussola alla Alenia