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Gad Fernando Piperno rabbino a Casale

Tramite Claudia De Benedetti

“Carissimi iscritti, è con grande gioia che vi comunico che la Consulta Rabbinica ha dato esito favorevole alla nomina, espressa dal nostro Consiglio, di rav  Gad Fernando Piperno quale rabbino di riferimento per la nostra Comunità”.
Si apre con queste parole la lettera che ha raggiunto in queste ore tutti gli iscritti alla Comunità di Casale Monferrato.

Ottenuto il titolo di chakham (Rabbino Maggiore) a fine luglio con il massimo dei voti e una menzione speciale per la tesi, Gadi  Piperno commenta: “Sono molto onorato che a così pochi mesi dalla mia Semichà mi sia arrivata una proposta come quella di Casale.... Sono ben consapevole di raccogliere un’eredità importante, pesante: arrivare a Casale Monferrato dopo che per vent’anni il rabbino di riferimento è stato rav Laras è davvero cosa che mi onora moltissimo, e che mi fa sentire un senso di responsabilità importante”.
La proposta – portata avanti dal presidente Giorgio Ottolenghi e all’unanimità dal Consiglio comunitario – è arrivata al rabbino Piperno inaspettata, mentre era in viaggio, e ha avuto Claudia De Benedetti come tramite.

La De Benedetti, ilustre esponente della Comunità casalese, commenta: “Siamo contentissimi di questo passo, importante per noi: in questo periodo in cui la 'Memoria' è particolarmente presente  sono felice di poter annunciare che non solo rav Piperno ha accettato, ma anche che la Consulta Rabbinica ha dato una approvazione calorosa a questa nomina. Sappiamo bene che quello che posso ora chiamare ‘il nostro rabbino’ è molto impegnato sul Meridione, ma stiamo già definendo le modalità in cui sarà vicino agli iscritti, e in primavera abbiamo previsto che venga a passare qui uno shabbat con tutta la sua famiglia”.
Un mondo tutto da scoprire, per il nuovo rabbino di riferimento, che però potrà contare anche sull’aiuto di una parte della sua famiglia, di ascendenza piemontese. Per ora è il momento dello studio, grazie alla bibliografia completa fornitagli dalla Comunità, che è riuscita a fargli avere addirittura il discorso di insediamento del rabbino Flaminio Servi, del 1873.  

l.a.