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La casalese Valentina Picello vince il Premio Mariangela Melato

La casalese Valentina Picello conquista il Premio Mariangela Melato per gli Attori emergenti. La consegna si è svolta giovedì 5 settembre al Teatro San Carlo di Napoli nell’ambito dell’Oscar del Teatro, premio che mira a valorizzare e riconoscere non solo i nomi già affermati e gli artisti di grande fama ma anche i nuovi talenti. Il riconoscimento (il nome ufficiale è in realtà «Le maschere del teatro») consiste appunto nella premiazione di artisti che si sono distinti nel corso della precedente stagione teatrale. Da quest’anno la categoria miglior attrice emergente viene premiata - appunto - dalla Associazione Mariangela Melato, presieduta dalla sorella Anna Melato. Il nome della casalese è stato scelto in base a una serie di spettacoli realizzati nel corso della stagione teatrale appena conclusa tra cui il “Panico” di Rafael Spregelburd e “Pornografia” di W. Gombrowitz, il capolavoro di Bernard-Marie Koltès “Lotta di negro e cani” a “Tre atti unici da Anton Cechov”. L’intervista La scorsa settimana Massimiliano Francia aveva intervistato proprio la Picello: «Tra i progetti futuri a cui tengo particolarmente - dice Valentina - c’è uno spettacolo che sto preparando da quattro anni e che andrà in scena a Milano il prossimo febbraio a Campo Teatrale, teatro e scuola che si occupa di testi che hanno una valenza sociale». Lo spettacolo si intitola Alice, cara grazia ed è una rivisitazione di un testo di Dario Fo e Franca Rame. «Tutti i personaggi della storia che fanno violenza su questa ragazza - perlopiù maschili - sono marionette e sono mossi da me. Uno spettacolo di denuncia sulla violenza e che ho voluto dedicare a Valentina Cavalli per ricordare il suo lavoro di scenografa e disegnatrice di marionette». Sia i costumi dello spettacolo che le marionette sono ispirati infatti a disegni di Valentina Cavalli, che verranno esposti in occasione delle recite. La Picello era legata da amicizia a Valentina Cavalli, giovane vita spezzata proprio dal fatto di avere subito violenza e in nome della quale a Casale è stata costituita l’associazione “L’Albero di Valentina”. Il percorso dell’attrice Valentina Picello ha iniziato a studiare recitazione nel 1997 con Maria Paola Casorelli, insegnante del Teatro Nuovo di Torino alla quale è tuttora molto legata ed è rimasta legata e impegnata alle attività culturali di Casale Monferrato. Si è diplomata nel 2002 presso la Scuola del Piccolo Teatro di Milano. Ha in seguito partecipato a diversi spettacoli di Luca Ronconi: “La vita è sogno”, “Lolita”, “Phoenix”, “Infinities”, “Panico” e “Pornografia”. Nel 2003 ha vinto il premio Hystrio alla Vocazione, ha interpretato Bruto nel “Giulio Cesare” della Societas Raffaello Sanzio. Ha lavorato con Emma Dante, Paolo Rossi, Teatro della Tosse, Claudio Autelli, Vitaliano Trevisan, Fabrizio Parenti, Carlo Cerciello. È stata finalista per il premio Virginia Reiter nel 2011 e nel 2012 ha lavorato sotto la direzione di Roberto Rustioni la dirige in “Tre Atti Unici da Anton Cechov” nel 2012. Fa parte della compagnia «Idiot Savant» di Milano.

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Silvio Morando

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