E la moda ironizza sulla tragedia di un intero popolo

di Alberto Marello

Fino a che punto l’insensibilità umana prestata alla moda, per mezzo di una presunta satira, può spingersi per gloria o denaro? Bisognerebbe chiederlo al vignettista di sky.it, Carlo Crudele, in arte Cruel (che strana coincidenza, in questo caso, con il suo cognome!), autore di una linea di magliette che, in una sua versione, scherza su amianto ed Eternit forgiando la macabra, triste e penosa battuta “Gli amianti vivranno in eternit”. Le magliette, prodotte dalla Ailoviu di Riccione, hanno come testimonial la soubrette Raffaella Fico, conosciuta più come «ex di Balotelli» che per altro. E chissà a quanti è venuta voglia di scherzare con il cognome della Fico: facile da storpiare per una battuta... Ma a Casale e in Monferrato in pochi ci hanno pensato e in pochi hanno voglia di ridere dopo averla vista indossare quell’irrispettosa maglietta, basta fare un giro sulla pagina facebook Processo Eternit. La multinazionale delle vittime ha imparato ad essere ligia sempre, anche davanti ad uno scempio umano, civile e ambientale com’è quello dell’amianto e dell’Eternit, una delle fabbriche dispensatrici di morte per eccellenza nel mondo. Duemila vittime solo in Monferrato (e chissà quante altre nel mondo!) non sono bastate ad arginare l’estro truculento di un designer troppo poco sensibile ad una tragedia di dimensioni immani? Fino a che punto può arrivare, dunque, la “Crudeltà”? Ovunque, evidentemente. La Fico, tra l’altro, è nata a Cercola, a ventitré (ventitré!) chilometri da Bagnoli, la maledetta baia di Napoli inquinata da Eternit e Italsider. «La verità - avrebbe detto Crudele in un’intervista - è che mi piaceva l’idea di far “cozzare” due ambienti che spesso si snobbano a vicenda, come quello della satira e quello del fashion. Le Cruel T-shirt rappresentano un possibile punto d’incontro tra due mondi diversi, e per di più - a quanto noto - fanno anche molto sorridere... Che è poi il vero obiettivo del mio mestiere». Evidentemente, speculare sulla vita e sulla tragedia di un intero popolo fa ridere qualcuno. Solo qualcuno, per fortuna.