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Bauli, chiude entro l’estate. Lavoratori assorbiti a Verona

Brutto colpo per i 114 dipendenti dell’ex Bistefani di Villanova Monferrato rilevata pochi anni orsono dalla Bauli. Lo stabilimento dolciario chiuderà i battenti entro l’estate. La notizia, da tempo nell’aria, è stata confermata ieri pomeriggio - lunedì - nel corso dell’incontro tenutosi prima con la dirigenza aziendale e ribadita durante l’assemblea con i lavoratori alla quale hanno presenziato le RSU. Cosa accadrà in sostanza? «La Bauli - dice il sindacalista della Cgil Marco Malpassi - ci ha comunicato ufficialmente che entro l’estate lo stabilimento dovrà chiudere per i costi fissi troppo elevati. Non si tratta di una chiusura ‘secca’ in quanto l’azienda stessa ha espresso la disponibilità di riassorbire tutti i dipendenti nello stabilimento veronese. Ci sarà una vertenza che si preannuncia piuttosto pesante: le RSU avranno il mandato a trattare e dovranno capire quali margini ci saranno. Inutile sottolineare che il momento non è dei più semplici». Tra i dipendenti filtra il pessimismo: «Una bella cosa la disponibilità dell’azienda a riassorbirci ma quanti di noi sono disposti a trasferirsi nel Veneto? Se ci fossero stipendi alti, allora si potrebbe pensare allo spostamento ma tra affitto, carovita e altro non è cosa facile... Un conto è dirlo, altra cosa è doverlo fare». Roberto Tamassia, responsabile delle risorse umane, conferma la decisione e dice: «Per noi i costi elevati dello stabilimento di Villanova sono diventati insostenibili ma, per tutti i dipendenti, forniamo tutte le garanzie affinchè possano trasferirsi alla linea produttiva di Verona viste le competenze e le professionalità. Comprendo le difficoltà, ma la tutela del posto di lavoro è fondamentale. Alla fine di marzo ci sarà l’incontro definitivo». Cristina Bargero, parlamentare del PD, commenta la difficile situazione occupazionale in atto alla Bauli di Villanova Monferrato: «Attiverò Regione e Ministero, consapevole della grave situazione, affinchè vengano avviati gli iter per gli ammortizzatori sociali per questi dipendenti che, in poco tempo, vedono l’azienda chiudere i battenti per essere trasferita a quasi 300 chilometri di distanza». Ma il deputato va oltre e compie una riflessione che investe il territorio: «E’ un momento davvero preoccupante, occorre trovare soluzioni e favorire la creazione di nuove imprese. Uno stabilimento vuoto come diventerà quello di Villanova Monferrato potrebbe magari fare gola ad alcune aziende dolciarie. Penso magari alla Novi, potrebbe decidere di espandersi...».

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Augusto Olearo

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