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  • 10 dicembre 2009
  • Casale Monferrato

Operaio di Rosignano muore di mesotelioma. Quarantasette nuovi casi diagnosticati dall'inizio del 2009 a fine novembre

Mentre a Torino si apre il processo Eternit, Casale e il Monferrato piangono l’ennesima vittima del mesotelioma pleurico. È un operaio di Rosignano, Mauro Rosso, 51 anni, originario di Reali, dove vivono ancora i suoi genitori e il fratello. All’età di quindici anni era entrato come apprendista alla Rotomec di San Giorgio, azienda per la quale ha lavorato per 33 anni come operaio montatore delle rotative. Spesso all’estero per lavoro, non aveva mai avuto contatti con l’Eternit e neppure aveva vissuto a Casale. Dopo le nozze, era andato a vivere a Vignale, paese di origine della moglie Enrica, con la quale abitava in via Besso, poco distante da palazzo Callori. Tre anni fa le prime avvisaglie della malattia; nel febbraio 2007 si era sottoposto ad intervento chirurgico a Novara. Il decesso è avvenuto nei giorni scorsi all’Hospice del Santo Spirito. Mauro Rosso, oltre alla moglie, lascia la figlia Elisa, 21 anni, e gli anziani genitori, il papà Enzo, 88anni, e la mamma Graziella, 75 anni, il fratello Angelo. I funerali sono stati celebrati ieri, giovedì, alle 15, nella chiesa parrocchiale di Roncaglia; la salma è stata tumulata nel cimitero di Vignale. Di mesotelioma si continua a morire così come ci si ammala di asbestosi. A Casale alla fine di novembre i nuovi casi diagnosticati di mesotelioma pleurico erano 47; nel 2008 complessivamente erano stati 50. Cifre impressionanti: in pratica è come se ogni settimana una persona si ammalasse di questo tumore.

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Silvio Morando

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