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Processo Eternit / Diffuso dal Comune il testo della proposta di transazione dell'imputato svizzero Stephan Schmidheiny

È stato reso pubblico questa mattina il testo definitivo della proposta dell’imputato svizzero Stephan Schmidheny – accusato dalla Procura di Torino di essere uno dei responsabili della strage causata dall’Eternit a Casale e nelle altre località in cui avevano sede gli stabilimenti e sulla cui posizione il Tribunale di Torino si pronuncerà il prossimo 13 febbraio. Schmidheiny attraverso la società BeconAG propone al Comune di Casale di rinunciare alla costituzione di parte civile nel processo e a qualunque altra futura rivalsa. Il testo è stato presentato in una conferenza stampa dal sindaco di Casale Giorgio Demezzi, con il vicesindaco leghista Beppe Filiberti, e gli assessori Augusto Pizzamiglio, Vito De Luca e Federico Riboldi. «L’accordo – ha evidenziato Demezzi – è stato trasmesso ieri dal legale del Comune Enrico Dagna, è definitivo e puo essere reso pubblico, cosa che abbiamo deciso di fare immediatamente». Demezzi ha ribadito che ciò dimostra che «non è ancora stato firmato nulla» e che l’esame della proposta è «di competenza della giunta». Cosa che signifca che non vi sarà alcun passaggio ulteriore in Consiglio comunale. La presa di posizione pubblica della Lega - che chiedeva un supplemento di riflessione e che sottolineava che le condizioni rispetto al momento del voto in Consiglio comunale dello scorso 16 dicembre sono mutate - non significava dunque che fosse necessaria una nuova discussione del parlamentino alla luce dei fatti nuovi che sono intervenuti e che la Lega stessa aveva messo in evidenza: l’intervento del Governo e la forte protesta suscitata in città dalla transazione. Il sindaco di Casale Giorgio demezzi ha anche evidenziato che il Comune intende «privilegiare il percorso istituzionale» e che l’esame della proposta da parte della giunta, avverrà dopo l’incontro del 26 con i ministri della Salute, dell’Ambiente e dello Sviluppo economico, la Regione e le associazioni dei cittadini. L’accordo (che pubblichiamo in calce al servizio) si compone di tre pagine e pone le condizioni già note: 18,3 milioni di euro in cambio della rinunca alla costituzione di parte civile nel processo e a qualunque altra rivalsa nei confronti della società stessa, delle società collegate, dell’imputato svizzero e persino dei manager e delle società che appartengono al gruppo dello Svizzero, «con riguardo pure ad eventuali ulteriori procedimenti per qualsivoglia imputazione realtivi alle vicende dello stabilimento Eternit di Casale». Ognuna delle due parti, specifica l’accordo, dovrà provvedere a pagare i propri legali. Un accordo tombale che impedirà a qualunque altra amministrazione in futuro - ha evidenziato Roberto Quirino, Sinistra Casalese, ex assessore – di agire contro lo svizzero in nome della città di Casale. Qualche perplessità suscita il fatto che in un testo definitivo trasmesso nella giornata di ieri al Comune figuri come data ultimativa per la firma della transazione il 31 dicembre 2011, e che il trasferimento dei 18 milioni al Comune di Casale – si dice – avverrà entro gennaio 2012. «Nel testo del documento è riportata la data del 31 dicembre 2011 (al punto 2.1): tale data è da intendersi, come da intesa tra i legali, ormai non più vincolante», specifica un comuncato diffuso dal Comune di Casale. Il sindaco Demezzi ha anche annunciato che un ulteriore approfondimento avverrà la prossima settimana nell’ambito della Commissione consiliare controllo e garanzia. «Noi non abbiamo nulla da nascondere – ha aggiunto il sindaco in un comunicato diffuso dopo la conferenza stampa – abbiamo agito e continuiamo ad agire con la massima trasparenza. Come si può rilevare dal testo dell’accordo, nessuna concessione viene fatta all’imputato, né in termini di riconoscimento di gesti filantropici, né in termini di perdono o altra forma di clemenza rispetto ai reati di cui l’imputato è accusato. Cosa che invece non si può dire riguardo ad altre transazioni firmate e accettate da altri soggetti nei confronti dello stesso imputato». Fabio Lavagno (Sinistra Ecologia Libertà – Sinistra Casalese) ha diffuso in mattinata un comunicato stampa nel quale parla di «atteggiamento sprezzante di mancanza di rispetto che l'Amministrazione riserva alla città e alle sue espressioni associate», chiedendo alla presidente del Consiglio comunale di intervenire per portare la discussione in aula e restituire al parlamentino casalese «dignità istituzionale». Lavagno si rivolge anche al sindaco: «Difficile credere alla sincerità del Sindaco» che invita all’unità nella lotta contro l'amianto, quando «si è macchiato dell'onta di aver diviso la città, per la prima volta su questo tema».

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