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Ritrovata l'anziana donna scomparsa sabato: si era persa nelle campagne FOTOGALLERY

Si trova ricoverata all’ospedale Santo Spirito di Casale Monferrato in buone condizioni l’anziana donna di Trino che era scomparsa e poi è stata ritrovata. Una sorta di miracolo, visto che la pensionata, V.O., 86 anni, è rimasta all’addiaccio per tutta la notte tra sabato e domenica, nelle campagne appena fuori della città. L’allarme era scattato sabato intorno alle ore 21, quando il figlio della donna, preoccupato nel non vederla rincasare, ha fatto partire la segnalazione di scomparsa presso la Stazione dei Carabinieri di Trino. Nel frattempo la stessa donna, con il suo cellulare, ha avuto la lucidità di contattare il figlio, dicendo di trovarsi in un fosso, nei pressi di Lucedio. “Sono in una risaia, venite a prendermi” avrebbe detto. Immediatamente sono scattate le ricerche in tutta la zona che hanno coinvolto per l’intera nottata decine di forze, tra Carabinieri, Nucleo di Protezione Civile della PAT – con tanto di Unità Cinofila - e i Vigili del Fuoco di diversi distaccamenti della Provincia di Vercelli. E proprio un velivolo dei Vigili del Fuoco, alzatosi in volo da Malpensa all’alba, intorno alle ore 8 ha individuato la donna riversa in un fossato, nei pressi della Cascina Belgioioso, sulla strada per Livorno Ferraris, appena prima di Ramezzana. Dopo le prime cure ricevute presso la sede della PAT, dagli stessi volontari trinesi è stata trasportata al Pronto Soccorso del Santo Spirito, dove non gli sono stati riscontrati particolari traumi, ma solo sintomi da raffreddamento. Solo tanto freddo e spavento. Come l’anziana sia riuscita ad arrivare fino in quella zona resta un mistero. Pare che una volta uscita di casa si sia recata a trovare la sorella, come faceva quasi tutti i sabati, in via Duca d’Aosta, nel rione Fusa. Ma a destinazione non è mai arrivata, forse a causa di un’amnesia momentanea, che invece l’ha spinta a dirigersi verso le cascine a ridosso di Lucedio, dove aveva vissuto in gioventù. “Sabato ha fatto le cose di tutti i giorni - racconta il figlio, che abita con lei in un appartamento di corso Casale - ha fatto da mangiare, ha lavato i piatti e verso le 17 è uscita per andare a trovare la sorella”. Con sé aveva anche un ombrello rosso, lo stesso che ha permesso ai soccorritori di poterla avvistare dall’alto, tra la rada vegetazione di questo periodo.

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Silvio Morando

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