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Eternit e scuola: salta la firma del progetto scolastico "Memoria e speranza". Mercoledì alle 15 manifestazione studentesca in Comune: «Il sindaco ci spieghi»

È saltata la firma che avrebbe portato alla nascita del progetto scolastico “Laboratorio della memoria e della speranza, per una multinazionale contro l’amianto, giustizia, bonifica e ricerca”. La causa è da ricercare nelle forti tensioni nate negli ultimi giorni in città, dopo il voto favorevole del Comune di Casale alla proposta avanzata da uno dei principali imputati nel processo Eternit, Stephan Schmidheiny. «Lasciamo più tempo ai presidi per far sì che prendano una decisione più serena» è stato il commento di Vincenzo Moretti, sostenitore del progetto che ha come obbiettivo la creazione di una memoria storica capace di prevenire e informare non solo in città o in Italia, ma anche in Europa grazie al coinvolgimento di molte scuole straniere. Serve tempo, dunque, per far decantare la tensione: «Siamo convinti – spiega Assunta Prato dell’Afeva (associazione famigliari e vittime dell’amianto) – che tutti firmeranno la nascita di questo ambizioso progetto. Il messaggio che deve arrivare è che la scuola è il luogo per il confronto delle idee. La scuola non va strumentalizzata politicamente». L'accordo verrà siglato, con tutta probabilità, dopo le vacanze natalizie. Studenti in piazza: «Il sindaco ci spieghi» Merceoledì 21 alle ore 15, davanti al Comune di Casale, gli studenti casalesi si riuniranno per chiedere al sindaco di Casale, Giorgio Demezzi, una spiegazione in merito alla decisione positiva alla proposta dell'imputato svizzero Schmidheiny. Romana ha la giustizia nel cuore Nel video allegato a questo articolo l'intervista a Romana Blasotti Pavesi dell'Afeva, al termine dell'incontro in cui si sarebbe dovuto firmare il progetto scolastico.

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Monica Triglia

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