Articolo »

Amianto, una lotta da vincere - Giornata mondiale delle vittime

«L'unica lotta che si perde è quella che si abbandona». È questo il significato dell'incontro svoltosi ieri mattina – lunedì 28 aprile, Giornata mondiale dedicata alle vittime dell'amianto – al teatro municipale di Casale e intitolato «I giovani e l'amianto». Il convegno, promosso dagli alunni dell'istituto superiore «Cesare Balbo» e dalla «Associazione familiari vittime amianto» - è frutto di una idea nata all'interno del Consiglio d'Istituto del Balbo, rappresentato sul palco da Anna Auxilia e Diletta Carmi. Lo scopo dell'iniziativa era portare i giovani a contatto con il tema amianto in modo approfondito e utile per la loro formazione. «L'unica lotta che si perde è quella che si abbandona» è la frase incisa targa consegnata fra gli applausi a Bruno Pesce in omaggio alla lunga lotta che da decenni, ormai, porta avanti contro l'amianto. Espressione presa in prestito dall'associazione «Madri di Plaza de Mayo» costituita dalle madri dei desaparecidos argentini durante la dittatura militare tra il 1976 e il 1983. Bruno Pesce coordinatore del Comitato Vertenza Amianto, ha svolto un lungo intervento narrando la storia dell'Eternit con cifre e dati precisi: «Il numero delle vittime è talmente grande che quasi si stenta a prenderlo sul serio, non sembra possibile. Invece è realtà. «Africa e Asia, escluso il Giappone – ha aggiunto - utilizzano ancora questo materiale. Il Canada estrae l'amianto e lo esporta in questi due continenti. Il paese nord-americano dice di trattarlo in tutta sicurezza, ma questo non è vero. Anche a Casale, negli anni '80, si diceva la stessa cosa e ora ne paghiamo le conseguenze. E la produzione dell'amianto tende a salire, proprio per questo motivo vogliamo continuare a combattere. Sappiamo di avere ragione e non molleremo». Dichiarazione di tenacia e coraggio che ha suscitato un lungo applauso, che ha accompagnato le due rappresentanti del Consiglio di Istituto del Balbo durante la consegna a Pesce della targa. Tra i molti interventi particolarmente sentito quello di Romana Blasotti Pavesi presidente della «Associazione Familiari vittime amianto» che ha toccato profondamente i sentimenti dei ragazzi: «È bello pensare a giovani preparati sul passato, capaci così di affrontare il futuro. Voglio ringraziarvi – ha detto parlando direttamente ai ragazzi della scuole - da nonna». A quelle parole tutto il teatro si è alzato in piedi e ha sonoramente applaudito. Poi gli alunni della IV C del Liceo Scientifico hanno illustrato l'elaborazione dei dati che hanno raccolto attraverso interviste svolte su tutto il territorio monferrino. Le conclusioni fanno riflettere: più ci si avvicina geograficamente a Casale più i cittadini conoscono il problema amianto e la gran parte delle persone vuole maggiori incentivi statali per la bonifica e la cura della malattie; molti degli intervistati – inoltre - si sono detti scettici sulla quantità degli interventi di bonifica. Insomma, i monferrini conoscono il problema, ma vorrebbero sentire lo Stato più vicino. Terminata la presentazione dei dati statistici hanno preso la parola alcuni alunni del Liceo Classico che hanno letto elaborati personali sul tema. Dopodiché gli studenti hanno cominciato a rivolgere domande mirate sull'argomento al professor Benedetto Terracini, epidemiologo, e alla dottoressa Daniela Degiovanni, oncologa, che hanno risposto in modo esauriente e professionale senza indugiare in tecnicismi. Da elogiare la scaletta dinamica della lunga mattinata che ha permesso, grazie a intervalli musicali e contributi letterari di mantenere alto il livello di attenzione. «Il problema dell'Eternit è sempre stato trattato all'interno delle nostre classi – ha ricordato il preside Gianni Abbate – ma c'era bisogno di ufficializzare il tema amianto». Abbate ha poi ringraziato Bruno Pesce per il supporto all'iniziativa e la professoressa Emanuela Cavalli «l'anima organizzativa dell'evento». Tanto gli esponenti politici intervenuti tra cui il sindaco di Casale Paolo Mascarino, il vicesindaco di Casale Gianni Crisafulli, l'assessore alla Pubblica Istruzione Fabio Lavagno, il presidente del Consiglio comunale di Casale Mariuccia Merlo, l'assessore Provinciale Massimo Barbadoro, l'Assessore Regionale Nicola De Ruggero e il consigliere regionale Alberto Deambrogio. Tutti hanno espresso gioia nel vedere tanti giovani interessati a formarsi un'opinione su un tema che, purtroppo, caratterizza il nostro territorio. Fabio Lavagno ha poi puntualizzato: «Credo che la scuola abbia davvero raggiunto l'obiettivo di educazione con questo convegno. Si deve fare ciò che si è fatto oggi. Analizzare ciò che è accaduto, parlarne e ragionare per guardare avanti. Dobbiamo avvicinarci con i nostri ragazzi, alle logiche dello sviluppo sostenibile in campo di sicurezza e in campo ambientale». La mattinata si è conclusa con la proiezione di un video realizzato dagli alunni del Liceo di Scienze Sociali e con un minuto di silenzio chiesto dal Preside Abbate per ricordare tutti coloro che sono scomparsi per causa dell'Eternit. L'atmosfera di interesse, di curiosità e di voglia di cambiamento che si è creata in teatro ha poi preso vita in veri e propri confronti tra i ragazzi all'uscita.

Profili monferrini

Questa settimana su "Il Monferrato"

Silvio Morando

Silvio Morando
Cerca nell’archivio dei profili dal 1871!