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  • 24 marzo 2017
  • Casale Monferrato

«Il dazio è tratto» Proteste e richieste di seicento risicoltori

«Il dazio è tratto». Seicento risicoltori del Vercellese, Novarese, Lomellina e, in piccola parte anche del Casalese, si sono incontrati ad Asigliano per fare fronte comune e dire basta alla concorrenza dei Paesi meno avanzati. Un raduno senza precedenti per ripristinare i dazi doganali. La piattaforma delle rivendicazioni è nutrita e comprende sei punti: l’etichettatura del Riso Italiano; la clausola di salvaguardia; la comunione d’intenti da parte delle associazioni di categoria al fine di eliminare le divisioni sindacali; l’eliminazione della denuncia delle superfici e dei quintali prodotti che di fatto integrano la fattispecie della concorrenza sleale; la richiesta di modifica dello Statuto dell’Ente Nazionale Risi finalizzata a promuovere il riso italiano. Qualora le richieste fossero disattese in tutto o in parte i risicoltori darebbero vita a manifestazioni di piazza. “Il dazio è tratto” è un movimento nato a febbraio con l’obiettivo di cercare di uscire da quella che viene definita la peggior crisi che il mondo del riso sta vivendo dal 1929 ad oggi. Al tavolo del riso convocato in Regione, Confagricoltura ha chiesto l’attivazione dello stato di crisi del comparto: «Abbiamo toccato il fondo e la politica non è stata capace di difendere la produzione nazionale».

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Monica Triglia

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