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  • 04 febbraio 2013
  • Casale Monferrato

Ladri in azione: torna l'incubo. Prese di mira tabaccherie, abitazioni e anche il Parco del Po

Scorribande dei ladri nei giorni scorsi a Casale e in diversi paesi della zona. Nel mirino dei malviventi aziende, esercizi commerciali, enti pubblici e abitazioni private. Dopo i furti commessi lo scorso fine settimana nella zona industriale di Casale, a Frassineto, nella notte tra lunedì e martedì, c’è stato il blitz dei “soliti ignoti” nella tabaccheria-rivendita giornali-merceria di corso XX Settembre, a pochi passi dalla piazza centrale del paese. Verso le 3,30, un gruppetto di giovani - tre o quattro individui tra i 20 e i 30 anni, vestiti di scuro e con cappellini in testa - hanno scassinato la porta d’ingresso del negozio, sfondando una vetrata: una volta all’interno hanno spaccato parte delle scaffalature, arraffando denaro, stecche di sigarette, gratta e vinci e altro materiale che hanno stipato in sacchi di plastica. Nel frattempo è scattato l’allarme e i malviventi sono fuggiti. «Abitiamo a cinquanta metri dal negozio - spiega Mauro Marchiò, marito della titolare della tabaccheria, Iole Girino - e mi sono subito precipitato sul posto con mio cognato: dopo cinque minuti è arrivato anche mio figlio e a ruota i Carabinieri di Casale con due pattuglie, poi una volante della Polizia e i Carabinieri di Ticineto». Marchiò ha visto i ladri scappare a piedi: «Uno è andato in direzione di Ticineto, gli altri verso la strada che conduce a Borgo San Martino». Si è messo all’inseguimento di uno dei malfattori che, tuttavia, è riuscito a dileguarsi dopo aver scavalcato la recinzione di una casa. Nelle adiacenze del campo sportivo avevano parcheggiato una vettura, una Toyota Rav 4, poi abbandonata al momento della fuga: il veicolo è risultato rubato il 24 gennaio scorso a Dorno, in provincia di Pavia. Per allontanarsi da Frassineto i ladri hanno rubato una Ford Focus SW in sosta nel cortile di un’abitazione, con le chiavi inserite nel quadro, ma hanno dovuto abbandonare i sacchi con la refurtiva e si sono accontentati del contante. I Carabinieri hanno organizzato una caccia all’uomo - perlustrando la zona - che si è protratta per un paio d’ore, purtroppo senza esito. L’ultimo “assalto” alla tabaccheria di Frassineto, risaliva alla primavera dello scorso anno. Il colpo era andato a vuoto anche per il pronto intervento dello stesso Marchiò, che nell’occasione era stato spintonato dai malviventi. È la quinta volta, dal ‘94, che il negozio viene presa di mira dai ladri. Furti anche a Bozzole lo scorso fine settimana. I “soliti ignoti” hanno preso di mira “La Bottega di Bozzole”, l’unico negozio del paese, portando via merce per un valore di oltre duemila euro. Il fatto è avvenuto nella notte tra domenica e lunedì quando i ladri hanno fatto irruzione nella rivendita dopo aver forzato con un piede di porco la finestra del cortile: una volta dentro hanno fatto incetta di sigarette, ricariche telefoniche, caffè, cioccolata, prosciutto e affettati, detersivi, prodotti per l’igiene personale, oltre a un po’ di denaro contante contenuto della cassa. «Oltre al danno alla finestra - spiega la titolare Fabiola Davite - all’interno hanno rovistato nei cassetti, probabilmente alla ricerca del libretto delle istruzioni per aprire la cassa: non avendolo trovato avranno con ogni probabilità utilizzato una calamita, perché la serratura non era danneggiata». Il negozio è provvisto di sistema di allarme che, a quanto pare, non è scattato. «Il fornitore del latte - prosegue la Davite - che fa consegne notturne, ha notato verso le 3,30 la luce accesa nel retro ma siccome è consuetudine per molti negozianti lasciarne precauzionalmente una accesa, non si è allarmato. Un particolare che mi ha colpita è il fatto delle impronte: ne ho trovate sul davanzale di veramente piccole, come se ad agire fossero stati dei bambini». In ogni caso la bottega non è stata l’unico bersaglio dei ladri che poche ore prima avevano rubato nella casa di un contadino portando via gasolio e nafta che l’uomo utilizzava come carburante da trazione per i mezzi agricoli e, nel pomeriggio di sabato, in una villetta. In questo caso c’era un “palo” all’esterno: infatti qualcuno avrebbe notato un uomo nei pressi della casa. I ladri sono fuggiti nel momento in cui sono rientrati i padroni di casa che avrebbero annotato la targa dell’auto dei malfattori: al momento del controllo la targa è risultata appartenere a un veicolo precedentemente demolito. Nei giorni precedenti ladri in azione anche in un’abitazione a Santa Maria del Tempio e la settimana scorsa (tra venerdì e sabato) per ben due volte in una casa a Giarole. Una serie di episodi che, oltre al danno emergente, stanno creano notevole apprensione in tutti gli abitanti dei paesi della zona. Nella mattinata di martedì a Occimiano, tra le 9,30 e le 11, ci sono stati furti in due abitazioni contigue tra via Palestro e via Brofferio e altri due tentativi, sempre in via Brofferio, opera probabilmente degli stessi malviventi (erano almeno in due). In una delle due case dove non sono riusciti ad entrare, il proprietario era presente ma non ha risposto al citofono. I ladri, convinti che non vi fosse nessuno all’interno - come nei due colpi messi a segno poco prima - stavano tentando di forzare la porta d’ingresso: al padrone di casa, affacciatosi alla finestra per chiedere cosa volessero, hanno risposto che vendevano enciclopedie e si sono allontanati. Subito dopo hanno provato ancora in un’altra abitazione, anche qui senza successo: la proprietaria non c’era ma hanno desistito. Un furto è stato commesso anche alla Grangia, a Pobietto di Morano, nella notte tra martedì e mercoledì. I ladri, dopo aver scassinato la porta d’ingresso, si sono introdotti negli uffici delle guardie fluviali del Parco del Po e dell’Orba, dai quali hanno prelevato alcuni computer. L’edificio è dotato di sistema d’allarme ma, a quanto pare, non era inserito.

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