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Grandinata, gli agricoltori contano i danni. Raccolti e vigneti interamente distrutti a Ozzano

Dopo la spaventosa grandinata di domenica, gli agricoltori monferrini fanno la conta dei danni. Per conoscere le prime stime chiediamo a Luigi Semino, segretario della Coldiretti Casale, che ci descrive una situazione da mani nei capelli per i paesi più colpiti dal temporale. Disastro a Ozzano, dove “è stato riscontrato il 100% di danno. Significa che tutto il raccolto è andato perso, i vigneti sono stati distrutti e le conseguenze si patiranno anche nei prossimi anni. Ma non è andata meglio a Odalengo e Murisengo: qui una tromba d’aria ha provocato danni ancora più ingenti. In Valcerrina, la forza del vento ha reso ancor più devastante la grandinata. Ora, i Comuni chiederanno lo stato di calamità”. Ma chi rimborserà gli agricoltori? Davide Fabbri, sindaco di Ozzano, ci spiega che “da qualche anno, la legge impone che per il risarcimento dei danni gli agricoltori debbano avere una propria polizza assicurativa. Il Comune ha comunque attivato tutti i meccanismi per attingere a eventuali aiuti, portando avanti le procedure nei settori competenti. La grandinata ha disintegrato tutto, i danni sono stati pazzeschi. Sulla via principale tutte le auto erano distrutte. Sembrava che piovessero arance”. Intanto, invoca l’aiuto alla Regione il consigliere regionale Marco Botta. In un’interrogazione, Botta scrive: “Chiediamo alla Regione di porre in atto iniziative per venire incontro ai piemontesi colpiti dai danni legati al recente evento calamitoso. Un violento nubifragio con grandine e forte vento si è abbattuto nel pomeriggio del 5 agosto su vaste zone del Piemonte. Ingenti sono stati i danni nel Monferrato alessandrino, dove ad essere maggiormente colpiti sono stati i paesi collinari del Monferrato casalese, Ozzano Monferrato e Rosignano Monferrato soprattutto, oltre a tutta l’area della Val Cerrina e del Moncalvese. Vi sono stati ingentissimi danni alle coltivazioni, ai vigneti, alle abitazioni (tetti scoperchiati, antenne divelte, vetri di finestre infranti) e alle automobili, con bolli e, in taluni casi, la rottura del parabrezza”. Botta domanda inoltre “quali iniziative pensi di adottare la Regione Piemonte per venire incontro ai cittadini che hanno subito danni dall’evento calamitoso”, chiedendo di “stanziare adeguate risorse per il risarcimento dei danni ai privati e alle amministrazioni pubbliche”.

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Silvio Morando

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