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Trino, un parroco diocesano dopo l’addio dei Salesiani

“Non commettere l’errore di 23 anni fa che creò forti divisioni, ma restare uniti per il bene della comunità” oppure “mobilitazione di massa per cercare di fare revocare una decisione che si ritiene sbagliata e incomprensibile”. Sono diversi e contrastanti gli stati d’animo dei fedeli trinesi in questi giorni - certo difficili - che seguono l’ufficializzazione della notizia che i Salesiani lasceranno la città dopo 127 di presenza ininterrotta. La Diocesi di Vercelli non ha potuto fare altro che prendere atto della decisione dell’Ispettorato Salesiano di Piemonte e Valle d’Aosta ed è subito corsa ai ripari, tant’è che nella riunione pubblica di mercoledì sera in parrocchia - a nome dell’Arcivescovo di Vercelli Mons. Marco Arnolfo - il vicario generale Mons. Mario Allolio e il vicario zonale don Gian Franco Brusa hanno già tracciato lo scenario futuro della parrocchia di San Bartolomeo, presentando i successori, all’interno di un riassetto delle Comunità Pastorali in cui più parrocchie (in questo caso Trino, Palazzolo e Tricerro) sono chiamati a collaborare e i sacerdoti a lavorare in rete. «È finito il tempo di una parrocchia autosufficiente e isolata - ha spiegato mons. Allolio - bisogna collaborare per una pastorale d’insieme, abitando in modo diverso il territorio. La partenza dei Salesiani avviene non certo per una scelta della Diocesi di Vercelli, ma dei vertici Salesiani, che però rispettiamo profondamente». Il nuovo parroco sarà don Patrizio Maggioni, 42 anni, per tutti semplicemente “Pato”, ordinato sacerdote il 28 giugno di 9 anni fa e attuale vice parroco della Cattedrale di Vercelli dove si sta occupando della parrocchia di San Giuseppe, che sarà affiancato da don Riccardo Leone, 77 anni, già a Trino negli anni settanta come vice parroco e attuale parroco di Cigliano che sarà anche amministratore parrocchiale di Palazzolo. Restano Mons. Giuseppino Ferrarotti alla frazione Robella, il diacono Emor Lucingoli della Comunità di San Francesco, mentre tra i Salesiani resterà ancora per anno don Nicola Iozzo come parroco di Tricerro e per provvedere alla liquidazione degli impegni correnti della congregazione salesiana. «La pastorale dei giovani è la caratteristica principale di don Patrizio - ha detto don Allolio - e al suo fianco ci sarà l’esperienza di don Riccardo, che potrà essere un punto di riferimento in parrocchia per i fedeli. Non è una scelta di ripiego, ma la migliore possibile per la comunità di Trino in questo momento. Credo che i fatti ci daranno ragione». L’oratorio di piazza Don Bosco verrà dato in gestione alla Diocesi e sarà il teatro principale dell’attività di don Patrizio, anche per dare continuità all’ottimo lavoro svolto da don Jacek in questi due anni. La numerosa assemblea, composta da amministratori comunali di Trino, Palazzolo e Tricerro, fedeli, giovani dell’oratorio, rappresentanti di associazioni e confraternite, ha ascoltato in silenzio. «Esprimo il profondo ringraziamento alla Diocesi per lo sforzo e l’attenzione nei confronti dei trinesi. Sono sicuro che la scelta è ottima - ha detto il sindaco Alessandro Portinaro - ma in questo momento voglio ringraziare don Jacek, un parroco che abbiamo imparato a conoscere e a cui vogliamo bene, augurandogli un ottimo cammino», parole che sono state seguite da un lungo e scrosciante applauso. «Ho chiesto ai Salesiani di mantenere ancora uno spiraglio aperto per non chiudere in maniera brusca e dolorosa una storia lunga 127 anni. Rispetto le decisioni, ma credo che il rammarico di questa scelta sia diffusa tra tutti i trinesi». Malumore è stato espresso nell’intervento di Giorgio Cognasso, molto legato allo spirito salesiano. «I tempi di dualismo tra Salesiani e Diocesi sono finiti da tempo. Non comprendo la metodologia con cui è stata decisa questa partenza dei Salesiani da Trino, soprattutto dopo soli due anni dall’arrivo del nuovo parroco. L’impressione è che si voglia scappare da Trino, solo perchè Trino non rende più, ben lontani dall’insegnamento di don Bosco che andava dove c’era miseria. La mia paura è che con la fine dell’istituto salesiano si perda un modello educativo e pedagogico come punto di riferimento della comunità. Non posso sopportare questo tipo di scelta speculativa che preferisce un istituto che rende a uno che non rende. Credo che tutti insieme dobbiamo batterci per la permanenza dell’ordine salesiano a Trino». La sensazione è che lo stato d’animo dei sacerdoti salesiani - con il parroco ci sono don Millo, don Giampiero, don Eligio e don Nicola sia «accettiamo per obbedienza, ma non condividiamo...» anche se don Jacek Jankosz in apertura di serata ha invitato a pregare affinchè queste decisioni vengano accettate con serenità. «Ho vissuto questa permanenza a Trino con entusiasmo, con l’aiuto di Dio e dei superiori, provando a dare quanto potevo. Consegnerò questa eredità al nuovo servizio: accogliete don Patrizio con entusiasmo. Fate voi il primo passo verso di lui. A Trino ho trovato una comunità ricca di persone e di arte: grazie del vostro affetto e di attenzione verso il parroco. Mi sono trovato bene con voi». Don Jacek celebrerà la sua ultima messa in occasione della festa patronale di San Bartolomeo, prima del trasferimento a Torino-Valdocco. L’ingresso del nuovo parroco avverrà all’inizio di settembre.

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