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Regione Piemonte: sul problema amianto ci vuole una svolta

Il 10 ottobre gli assessori alla Sanità e all’Ambiente della Regione Piemonte, Antonio Saitta e Alberto Valmaggia saranno a Casale Monferrato «per dare nuovo impulso al Comitato strategico istituito due anni fa per coordinare e programmare le linee di indirizzo sul processo di gestione sanitaria ed ambientale dell’emergenza amianto». Lo hanno deciso ieri, martedì 2 settembre, incontrando a Torino il sindaco di Casale Monferrato, Titti Palazzetti, insieme alla parlamentare Cristina Bargero e al presidente della quarta Commissione sanità del Consiglio regionale, Domenico Ravetti. Tanti i problemi sul tavolo degli assessori che hanno concordato «con il sindaco sulla necessità di dare nuovo impulso all’impegno programmatorio della Regione in una realtà come quella del Monferrato casalese dove i Comuni coinvolti nell’emergenza sono una cinquantina: la problematiche più urgenti riguardano la possibilità di utilizzare tutto il denaro dedicato proprio all’emergenza ambientale e sanitaria in materia di bonifiche dall’amianto». I vincoli del patto di stabilità «bloccano l’azione del Comune di Casale Monferrato e gli assessori Saitta e Valmaggia si sono fatti carico insieme all’onorevole Bargero di avviare una azione comune nei confronti del Governo». «Quella dell’amianto - dice l’assessore alla sanità Saitta - è stata e purtroppo è ancora una tragedia di proporzioni talmente vaste in Piemonte che il Governo non potrà restare insensibile: c’è bisogno di intervenire utilizzando le risorse già destinate sia per sostenere le bonifiche sia per fare prevenzione e ricerca. Questa volta non andiamo a Roma a chiedere soldi aggiuntivi, chiediamo solo che il Comune di Casale Monferrato - riconosciuto soggetto attuatore - possa spendere i fondi già destinati».

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Silvio Morando

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