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A Valenza

Identificata la banda del buco: tre arresti e due denunce dei Carabinieri

Avevano rubato scarti orafi per 150.000 euro

Avevano preso di mira una ditta orafa e, in due occasioni, il 7 marzo e il 1° novembre 2023, avevano rubato dalla cantina scarti orafi per 150.000 euro, passando per un buco nel muro fatto da un locale confinante. Non paghi, il 5 dicembre, avevano tentato di mettere a segno un ulteriore colpo, questa volta in danno di un’altra ditta orafa, senza tuttavia riuscire nell’intento, grazie all’allarme che li aveva messi in fuga.

I Carabinieri però erano sulle loro tracce. La complessa attività d’indagine, avviata sulla scorta delle immagini acquisite dagli impianti di videosorveglianza installati nei pressi delle ditte colpite e le testimonianze, ha permesso di individuare e sequestrare i mezzi utilizzati e di tracciare i cellulari dei rapinatori, riuscendo infine a stringere il cerchio su alcuni pluripregiudicati del circondario di Valenza e San Salvatore Monferrato, fino a identificare i cinque componenti della banda.

A capo del sodalizio, un 40enne, ritenuto promotore e organizzatore, mentre gli altri complici sono un 32enne, un 23enne, un 22enne e un 20enne.

Grazie alle risultanze investigative dei Carabinieri di Valenza, e considerata la pericolosità sociale della banda e la propensione a commettere delitti, l’Autorità Giudiziaria ha emesso nei confronti di quattro di loro altrettante misure cautelari.

Alle prime ore dell’alba, i Carabinieri di Valenza, coadiuvati dai colleghi della Sezione Operativa e di alcune Stazioni dipendenti della Compagnia di Alessandria, hanno proceduto a perquisizioni locali nei confronti degli indagati, da cui sono emersi ulteriori elementi a loro carico, a conferma della partecipazione alle attività della banda e alla commissione dei delitti per cui erano in corso le indagini. Tre gli arrestati: il promotore, sottoposto alla misura cautelare in carcere, e altri due componenti, sottoposti agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. Gli altri due complici, uno dei quali sottoposto all’obbligo di presentazione alla P.G., sono stati denunciati a piede libero.