Corruzione: arrestati a Lu un orafo e un finanziere
Un orafo e consigliere comunale di Lu Monferrato e un maresciallo della Guardia di Finanza in servizio a Valenza sono stati arrestati e dovranno rispondere di un’accusa molto pesante: corruzione.
Il fatto risale a qualche giorno fa, per la precisione giovedì della scorsa settimana, quando gli uomini delle Fiamme Gialle hanno tratto in arresto, nelle adiacenze del campo sportivo di Lu, Gian Valerio Bisoglio, 51 anni, imprenditore orafo, consigliere comunale di minoranza e già candidato a sindaco del paese monferrino, e Colombo Adelfio Cardillo, 55 anni, maresciallo della Finanza in servizio nella cittadina orafa.
I due uomini sono stati colti in flagranza mentre si scambiavano una busta contenente la somma di quattromila euro. All’origine del blitz ci sarebbero delle intercettazioni, realizzate nell’ambito di un’altra inchiesta, dalle quali sono emerse conversazioni tra l’orafo e il militare delle Fiamme Gialle: il primo, preoccupato per una verifica della Guardia di Finanza in corso presso la propria azienda, dalla quale pare non sarebbero comunque emersi grandi problemi, avrebbe preso contatti con Cardillo, che conosceva da tempo e che non faceva parte del pool che effettuava la verifica; il maresciallo a sua volta lo avrebbe rassicurato dal momento che non vi erano irregolarità particolarmente rilevanti.
Secondo gli investigatori, però, la telefonata fra i due si sarebbe conclusa con l’appuntamento al campo sportivo di Lu dove si è poi consumato lo scambio materiale della busta.
All’appuntamento si sono presentati anche i colleghi del maresciallo che hanno arrestato i due uomini: lunedì il Gup ha convalidato l’arresto di Cardillo e concesso i domiciliari al Bisoglio. Il provvedimento è stato convalidato dal pubblico ministero Vona (Gup Stefanio Moltrasio).
Bisoglio - proprietario della ditta M.B. sita in Lu (via Marconi 65), coniugato con due figlie è vicepresidente della squadra del paese, la Luese Calcio e consigliere di minoranza nell’Amministrazione comunale fu candidato sindaco nelle ultime consultazioni elettorali del 2009 - è assistito dagli avvocati Tino Goglino e Rosella Monti, Cardillo è difeso dagli avvocati Vittorio Gatti e Simona Olivieri.
Intanto proseguono le indagini e gli accertamenti della Procura della Repubblica di Alessandria e della Guardia di Finanza in merito alla vicenda e ai motivi che sono stati all’origine del passaggio di denaro.