Space Cannon verso il fallimento? La decisione entro la fine di febbraio
di Anna Maria Bruno
I lavoratori della ex Space Cannon di Fubine, azienda che raggiunse una grande notorietà a livello internazionale per i suoi impianti di illuminazione (tra cui quello a ricordo delle torri gemelle del World Trade Center di Manhattan, New York), sono ancora in una situazione di limbo anche dopo l’udienza che mercoledì scorso si è svolta presso il Tribunale di Casale Monferrato. Il giudice per valutare sul secondo concordato voluto dalla proprietà, contro la dichiarazione di fallimento, ha rimandato di venti giorni la definizione, attendendo le votazioni dei creditori che si esprimeranno così sulla proposta a loro formulata.
Secondo i sindacati, nell’interesse dei dipendenti e delle loro famiglie è auspicabile la dichiarazione di fallimento che definirebbe la figura di un curatore fallimentare, dunque un solo interlocutore con cui procedere in modo conclusivo e più velocemente la procedura per la loro messa in mobilità. Intanto ieri pomeriggio, lunedì 31 gennaio, si è svolto ad Alessandria un incontro tra il gruppo austriaco Zumtobel, il commissario giudiziale e i sindacati per cercare un accordo sulla mobilità volontaria e sulla cassa integrazione in deroga, di cui la Space Cannon ha diritto ancora per 6 mesi, che consentirebbe agli ex dipendenti, la cui cassa scade il prossimo 29 febbraio, di godere di questo ammortizzatore sociale a partire dal mese di marzo.