Ruba per continuare a leggere. «Sono disoccupato e senza soldi, non posso più acquistarli»
di Bruno Cantamessa
«Sono un accanito lettore di libri ma da tempo ho perso il lavoro e non ho più soldi per acquistarli: così li ho rubati per continuare a soddisfare la mia sete di sapere». Così si è giustificato con i poliziotti del Commissariato di Casale l’uomo fermato la scorsa settimana dopo l’ennesimo furto di “best seller” in una cartolibreria del centro storico. Si tratta di un sessantenne residente nel Vercellese, ex dirigente d’azienda in un gruppo milanese, ora disoccupato, incensurato: è stato denunciato per furto aggravato continuato e sostituzione di persona.
L’attività investigativa degli agenti casalesi era iniziata verso le fine di marzo, quando il titolare di una nota libreria di via Roma, aveva segnalato in Commissariato che negli ultimi tempi si era verificato un incremento di ammanchi di libri esposti in vendita all’interno del negozio. Il commerciante sottolineava che, seppur la libreria fosse dotata di sistema di video sorveglianza, inizialmente né lui né i suoi collaboratori riuscivano, visionando le immagini, ad individuare chi potessero essere gli autori dei furti.
Ma gli uomini della squadra investigativa, rivedendo le immagini filmate del 16 marzo scorso, si accorgevano che un uomo, dell’età apparente di circa 60 anni, capelli brizzolati/grigi, corporatura normale, altezza 175/180, baffi, che portava occhiali da vista e indossava un giubbotto tipo “Barbour” di colore verde, si aggirava con fare sospetto attorno agli scaffali dove sono posizionati i libri. Nel momento in cui si rendeva conto di essere solo, prelevava diversi volumi, occultandoli in una borsa nera porta computer, nonché in una tasca posteriore del giubbotto. L’azione durava pochi minuti e subito dopo la persona sospetta usciva dal negozio, senza fermarsi alla cassa per pagare i libri presi.
Un furto analogo si verificava anche l’11 aprile, allorquando la stessa persona, aggirandosi fra gli scaffali, prendeva nuovamente numerosi libri esposti, con le stesse modalità del furto precedente. Anche in questa occasione l’uomo dopo alcuni minuti, usciva dal negozio, senza fermarsi alla cassa per pagare.
Da un esame più accurato delle immagini elaborate dal personale della polizia scientifica, il titolare della cartolibreria ed i suoi collaboratori si accorgevano che il soggetto autore dei furti, poteva essere la persona che l’8 febbraio scorso, si era recato nel negozio e aveva ordinato una copia del libro “L’albero delle mele marce”, lasciando come nome “Felice Casotto” e un recapito telefonico che, dal controllo effettuato dagli investigatori, risultava intestato a una persona estranea ai fatti.
Nel primo pomeriggio del 20 aprile, in effetti, il sedicente “Felice Casotto” si recava nuovamente nella cartolibreria per ritirare il libro ordinato: contestualmente il titolare informava immediatamente gli agenti della sua presenza. L’uomo, che anche in questa circostanza era vestito in modo analogo alle volte precedenti in cui era stato filmato dalle telecamere e portava con sè la solita borsa, veniva monitorato tramite il circuito di video sorveglianza che lo riprendeva mentre, con lo stesso modus operandi, nascondeva 6 libri, prelevati dagli espositori, dentro la borsa e altri 2 libri all’interno della tasca posteriore del giaccone. L’uomo poi usciva dal negozio dopo aver pagato solo il libro ordinato: quindi si dirigeva in piazza San Francesco dove veniva fermato dai poliziotti mentre si accingeva a salire su un’autovettura. Agli agenti esibiva un documento di identità con dati anagrafici differenti da quelli forniti alla cartolibreria e, in un primo momento, negava di essere in possesso di altri volumi provenienti dal negozio, ad eccezione di quello regolarmente pagato. Ma alla fine, in lacrime, ammetteva il furto e riferiva che nella macchina aveva altri sette libri, tutti nuovi, che aveva prelevato in un’altra circostanza dalla stessa cartolibreria. Ammetteva inoltre di averne diversi altri nella sua abitazione, dove effettivamente gli investigatori rinvenivano una cinquantina di nuove pubblicazioni che aveva in più riprese asportato nel negozio: il tutto per un valore complessivo di mille euro. Tutti i libri sono stati sequestrati e successivamente restituiti al rivenditore derubato. Nell’occasione l’autore dei furti confidava agli agenti di aver perso il lavoro da circa tre anni, dopo essere stato licenziato dalla sua azienda, e non potendo più comprare i libri, aveva iniziato a rubarli, per soddisfare la “sua voglia di cultura”.