Lo smantellamento delle centrali: «A pagare sono sempre i cittadini»
A Trino, nel corso di una riunione della Commissione comunale speciale sulla disattivazione della centrale nucleare Enrico Fermi, è stato confermato che a breve la società di Stato Sogin presenterà i progetti per l’ultima e decisiva fase dello smantellamento delle ex centrali italiane. Sulla questione è intervenuto il deputato Mirko Busto del Movimento 5 Stelle.
«Questa fase è la più delicata poiché consiste nell’aprire la parte più interna dell’impianto, con conseguenti rischi di fuoriuscite. La notizia della presentazione dei progetti era stata anticipata a maggio durante un’audizione parlamentare. Anche a Trino si è cercato di dare poco risalto a questo importante passaggio, probabilmente nella speranza che i cittadini non chiedano di essere ascoltati e coinvolti nelle decisioni che toccano la loro pelle e il loro territorio. Tutto questo è scandaloso! Come è scandaloso che il governo continui a tergiversare sui tanti interrogativi in merito al Deposito nazionale che accoglierà le scorie a bassa e media radioattività. Come M5S denunciamo l’immobilismo e i giochi di potere che bloccano una seria gestione dei rifiuti nucleari italiano. Chiediamo più chiarezza e condivisione su temi che hanno segnato e segneranno il nostro Paese».
Poi Busto aggiunge: «Scandalosa anche la situazione di Trino. Abbiamo appreso della presentazione del progetto di smantellamento della parte interna dell’ex centrale Fermi per caso. Comune e Sogin pensavano di informare i cittadini a cose fatte? I residenti sono stufi di essere presi in giro. Ricordiamo che a Trino saranno costruiti due impianti sperimentali per il trattamento delle resine nucleari e che il monitoraggio degli impianti sarà finanziato dalle casse comunali. Ovvero i trinesi, oltre a fare da cavia per l’esperimento di Sogin, pagheranno con le loro tasse le analisi per controllare l’impatto ambientale della stessa sperimentazione. Ho chiesto al governo di rimediare a questa stortura dando subito delle spiegazioni. Continuiamo a lottare al fianco dei cittadini e dei comitati che chiedono più controlli e più serietà su un tema così delicato».
Il parlamentare vercellese era stato il primo firmatario di un’interrogazione alla Camera dello scorso mese di maggio proprio su questi argomenti.