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Sabato scorso
Nocciole: la siccità incide sulla resa, ma non sulla qualità
Il focus sul settore alla fiera mercato tenutasi alla Piagera di Gabiano
“Annata disomogenea, con un clima che ha notevolmente influito sulla resa; buona la qualità”. Questo, il commento in estrema sintesi emerso dalla XXI Fiera Mercato della Nocciola Piemonte svoltasi sabato scorso alla Piagera di Gabiano, durante il Convegno organizzato dalla Coldiretti Provinciale di Alessandria. “La mancanza di acqua ha fatto entrare le piante in sofferenza, soprattutto, le più giovani” è stato rimarcato.
“Ad oggi, sul territorio provinciale alessandrino, sono stati raccolti 2500 quintali, tutti di ottima qualità; dove la siccità è stata clemente, le nocciole sono risultate piene, sane e ad alta resa; tuttavia, la raccolta è ancora in corso e, mentre si stanno ultimando le fasi in campo, resta l’incognita del prezzo”.
“La nostra nocciola rappresenta una filiera strategica e importantissima per il territorio alessandrino” ha esordito il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco; “la priorità è puntare sempre più alla ricerca e al miglioramento della resa, per una produzione remunerativa per chi coltiva e sostenibile per chi produce. Occorre, anche, essere preparati a contrastare gli sfasamenti climatici e a convivere con gli effetti della siccità. Nel Monferrato, la coltivazione del nocciolo preserva il paesaggio e garantisce opportunità di impiego e reddito, essendo protagonista di accordi di filiera con un’agroindustria virtuosa come la Novi-Elah-Dufour. Infine, tengo sottolineare che la produzione di nocciole in Piemonte viene svolta secondo i migliori standard e, a differenza di quanto avviene in Paesi extraeuropei, come la Turchia, avviene nel pieno rispetto delle regole di sicurezza e dei diritti dei lavoratori”.
Nel susseguirsi degli speach, non è mancata la parola chiave “qualità”, sine qua non per garantirsi competitività. E su questo punto, l’Italia ne detiene il primato mondiale, posizionandosi al secondo posto solo per la quantità, così come ha ricordato il Direttore Roberto Bianco. “Fondamentale mettere in atto strategie per difendere noccioleto, produzione e qualità” ha aggiunto il tecnico Coldiretti Alberto Pansecchi, ricordando che la provincia di Alessandria “oggi, è vista come un laboratorio destinato a diventare il punto qualitativamente più elevato della corilicoltura piemontese, con areali collinari che danno prodotti più pregiati e che sfuggono maggiormente alle avversità climatiche”.
Sono 4mila gli ettari corilicoli, tra allevamento e fase adulta, distribuiti nell’intero territorio collinare provinciale, con circa 500 le aziende coinvolte nella filiera. L’impegno, per i prossimi anni, è arrivare a fornire alla Novi i 40.000 quintali richiesti a fronte degli attuali 13.000, grazie alla “Monferrato Frutta” . Vincitore del Concorso “Tutto il Gusto della Nocciola”, quest’anno, è stato Severino Sillano di Casale Monferrato, con una Tonda Gentile giudicata la migliore sui 45 campioni presentati alla giuria. Variegata esposizione dei macchinari corilicoli di nuova generazione. Al taglio del nastro e al convegno, anche, il Sindaco Domenico Priora, il presidente della Provincia Enrico Bussalino, Giovanni Brusasca di Monferrato Frutta e Stefania Grandinetti Presidente regionale e provinciale di Terranostra.
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