Polizia: alessandrino arrestato, tre stranieri denunciati dopo un lungo inseguimento
di b.c.
Un arresto e tre denunce a piede libero. Sono il risultato di due operazioni che nei giorni scorsi hanno impegnato i poliziotti del Commissariato di Casale. A finire in manette - con l'accusa di truffa aggravata, sostituzione di persona, uso di atto falso e resistenza aggravata e lesioni a pubblico ufficiale - il 32enne Igor Goraci (nella foto), di Castelspina. Dopo aver cercato di truffare il titolare di un negozio di materiale informatico cittadino, bloccato all'uscita dagli agenti della squadra investigativa che lo stavano pedinando, ha spintonato un poliziotto buttandolo a terra. Trasferito in carcere a Vercelli domani, giovedì, comparirà davanti al giudice del Tribunale di Casale per l'udienza di convalida dell'arresto.
Tre giovani stranieri comunitari - rispettivamente di 20, 22 e 26 anni - sono stati denunciati per tentato furto aggravato al termine di un lungo inseguimento avvenuto poco prima di mezzanotte di venerdì scorso. I tre, probabilmente con altri complici che sono riusciti a dileguarsi, si erano introdotti all'interno del cantiere “Edil Case” dei fratelli Marullo, in strada vecchia Pozzo Sant'Evasio, dal quale due settimane fa erano stati asportati un caterpillar e un camion per un valore di oltre 50mila euro. Qualcuno ha notato degli strani movimenti all'interno del cantiere e ha telefonato al 113. Una volante si è messa all'inseguimento dell'auto sulla quale era giunti in città dal Milanese: la vetrura dopo aver percorso a forte velocità un tratto di corso Valentino, si è diretta verso Alessandria, svoltando poco dopo in una stradina sterrata laterale a fondo chiuso. Il conducente è fuggito a piedi attraverso i campi - i complici avevano già fatto la stessa cosa nei pressi del cantiere - abbandonando l'auto, una Lancia Lybra di colore verde scuro. I poliziotti hanno poi rintracciato i tre giovani mentre cercavano di prendere un treno alla stazione. Sono stati accompagnati in Commissariato, fotosegnalati e denunciati alla Procura della Repubblica.