Natale al tempo della Grande Guerra, il Balbo lo rievoca con canti e poesie
di a.m.
Cento anni fa cominciava uno dei conflitti più atroci che l’Europa, e forse il Mondo, ha conosciuto. La Grande Guerra ha fortemente e tragicamente testato la “stoffa” di un’Italia giovane e poco esperta. Un evento cruciale per la storia dei popoli europei.
E proprio quell’evento è stato al centro dell’evento “Buona Natale, angelo mio” che l’Istituto Superiore Balbo ha organizzato lunedì sera all’auditorium San Filippo di Casale per celebrare il Natale. Come vivevano i giovani nel 1914? Come si vivevano la distanza, la guerra, la vita e la morte cento anni fa? Come si celebrava il Natale ai tempi della Grande Guerra?
Con canti, letture, poesie, racconti e filmati il Balbo (con il coro della scuola e quello degli ex studenti del Lanza), il coro degli Alpini della sezione Ana di Casale, quello di San Giorgio e l’associazione “C’era una volta” di Villamiroglio hanno ripercorso quei drammatici momenti per le circa trecento persone intervenute. Il ricavato dello spettacolo, coordinato dal prof. Enrico Pesce, è stato di 1240 euro a cui vanno aggiunti i 200 euro raccolti dal Gruppo Alpini di Mombello e Zenevreto. La somma è stata destinata alle attività dell’Anffas di Casale.
«Abbiamo scelto di coinvolgere diverse generazioni in un percorso condiviso - ha spiegato il preside Riccardo Calvo - per sottolineare ancora una volta che la convivenza tra i popoli è possibile. Il messaggio che abbiamo voluto lanciare è un messaggio di speranza». «Spero che il rapporto intergenerazionale che si è instaurato tra gli alpini e le scuole - ha detto Gianluigi Ravera, presidente Ana di Casale - possa trovare modo di crescere anche nei prossimi anni».
Il servizio su Il Monferrato di mercoledì 24 dicembre 2014