L’altalena dei carburanti continua il suo moto perpetuo sfiorando ancora una volta l’asticella dell’1,9 euro al litro per la benzina e dell’1,8 euro al litro per il gasolio. I dati degli ultimi rilevamenti pubblicati ieri, lunedì 15, da Nomisma Energia parlano di un aumento generalizzato di circa 10 centesimi rispetto al nostro ultimo sondaggio pubblicato a giugno.
Per quanto riguarda la benzina a determinare l’amento del costo finale fatto al consumatore (il “famoso” prezzo ottimale) è stato l’incremento di 8 centesimi di euro della materia prima che a sua volta ha fatto aumentare il prezzo industriale portandolo quasi a quota 80 centesimi. Il restante euro è rappresentato dalla somma di accisa (70%) e Iva (30%) che, insieme, pesano per il 57% del costo finale di un litro di benzina. Per il gasolio, il valore del prezzo industriale è aumentato di 2 punti percentuali.
Anche in questo caso c’è stato un rialzo consistente del prezzo della materia prima passata da 58,6 centesimi a 67,7 centesimi di euro. In diminuzione di 1,5 centesimi il prezzo del margine lordo a copertura di altri costi. Ma, nonostante questo “segno meno”, la variazione (purtroppo per i consumatori!) indica l’aumento del costo del gasolio di poco più di 10 centesimi di euro al litro. I 31 centesimi dell’Iva e i 61 dell’accisa pesano sul costo del gasolio per il 52%. Interessante è il confronto del prezzo industriale: la Verde costa 0,786 euro al litro contro lo 0,839 del gasolio. Ad influire sul costo finale e a portare ad un esborso superiore per un litro di benzina, sono la somma di Iva e accisa e il costo del servizio alla pompa.
Un nuovo stile di vita
Gli italiani e anche i monferrini hanno imparato a limitare i danni del caro carburante sfruttando le offerte delle compagnie petrolifere e il “fai da te”. Un vero e proprio “nuovo stile di vita” imposto dai prezzi alti dei carburanti. Durante le notti nei weekend, infatti, basta “buttare l’occhio” all’interno delle stazioni di servizio per rendersi conto di quanto siano lunghe le code di persone che, non solo fanno il pieno dell’auto, ma, in alcuni casi quando l’offerta è particolarmente vantaggiosa, riempiono taniche e taniche di carburante. Scelta che, anche se vincente per il portafogli, mette in pericolo l’incolumità di chi guida l’auto, dei passeggeri e di chi è nella zona.
Alcune riflessioni
Nelle ultime settimane, anche grazie alla rubrica “Monferratoimprese”, abbiamo avuto l’opportunità di confrontarci con diversi imprenditori della zona e abbiamo riscontrato un bisogno unanime: ridurre il costo del carburante o avere delle agevolazioni. Per un’impresa che ha nel movimento uno dei perni fondamentali per la vita dell’azienda, la diminuzione dei costi del carburante potrebbe alleviare molte preoccupazioni e aiutare a stimolare la tanto attesa «ripresa».