«Ragazzi, il futuro è vostro»: le testimonianze al convegno della CNA
di Mattia Rossi
“Il futuro è artigiano”. Questo il titolo del convegno, organizzato dalla CNA martedì all’Hotel Candiani, per promuovere l’incontro tra le scuole casalesi e il mondo dell’artigianato e della piccola imprenditoria.
Dopo i saluti introduttivi della moderatrice del simposio Laura Pianta, il presidente del CNA provinciale, Giorgio Bragato, si è rivolto alla giovane platea evidenziando come la piccola e media impresa, per crescere, abbia necessariamente bisogno dei giovani. Un quadro esaustivo della situazione economica della nostra provincia è stato stilato da Piero Martinotti, presidente della Camera di Commercio alessandrina: 3560 km quadrati, 444 mila abitanti, 180 mila le persone al lavoro nella provincia per un Pil da 12,2 miliardi e una provincia fortemente orientata all’esportazione.
«Sono 54 mesi che sono presidente - ha detto Martinotti - e sono 54 mesi che rilevo notizie negative per la nostra economia. Ma la cosa più sbagliata per un giovane è rinunciare a cercare lavoro: dovete trasformarvi in cani da tartufi».
Finale di intervento di Martinotti molto apprezzato dai giovani: «Come imprenditore e come dirigente di ente pubblico mi assumo le mie responsabilità e mi scuso di fronte a voi per gli errori della mia generazione». Franco Cudia (Cna Piemonte) ha posto l’attenzione sull’importanza della nostra città: «Casale ha dato molti lustri alla storia, alla cultura e all’industria. Avete alle spalle una grande storia e avrete un grande futuro davanti a voi».
Gli interventi dei relatori sono stati intervallati da testimonianze di giovani artigiani e imprenditori particolarmente affermatisi. Come il marmista Marco Romanelli. Liceo scientifico alle spalle, nessuna preparazione tecnica, piccola esperienza universitaria presto abortita: mai avrebbe pensato di lavorare con i genitori. «“Dai una mano in azienda, mentre cerchi lavoro” mi dissero i miei - ha raccontato Romanelli - Poco dopo mi chiesero di partecipare alla società visto che loro erano in età pensionabile e ora non mi vedrei in altro ambito che questo».
E proprio il problema della successione è stato rilevato da Laura Pianta: circa duemila degli associati Cna di Torino (13 mila) sono in via di pensionamento senza figli per la successione. Per questo, Margherita Stradella (Lions) e Enrico Borgo (Cassa Risparmio Asti) hanno offerto la disponibilità delle banche a sostegno dell’iniziativa imprenditoriale giovanile. E poi la storia di Erica Lazzarini, laurea in informatica e ora pasticciera dei “gofri”, cialde famose in tutto il mondo, e titolari della prima “grofreria”.
Ma anche Luca Micco, titolare di Horo, l’unico brevetto al mondo per applicare l’oro ai tessuti: «Servono idee, coraggio e un po’ di follia». La novarese Katia Paracchini, ex operaia nel settore della rubinetteria messasi in proprio con: un suo lavello/rubinetto è stato recensito da una rivista inglese arrivata nelle mani della 20th Century Fox che lo ha scelto per il film “Promaeteus” di Ridley Scott.
Presente al convegno anche il giornalista Paolo Massobrio, ideatore di “Golosaria” che, proprio sul binomio gusto e territorio ha relazionato, anche in relazione all’expo 2015: «Facciamo vivere per 6 mesi il nostro territorio e facciamolo vedere al mondo. Se lo faremo avremo investito per il futuro». Il sindaco Giorgio Demezzi, dopo aver preannunciato l’intenzione di unire all’expo, nel 2015, il bicentenario della nascita di san Giovanni Bosco, ha parlato della collaborazione tra mondo del lavoro e mondo della scuola, «un segno di speranza per tutti noi».
Infine, Luca Iaia, di Cna Next, ha brillantemente intrattenuto i ragazzi presenti partendo dalla battuta di Lawrence Berra “Il futuro non è più quello di una volta”: «Una generazione ha sbagliato e qualcuno quelle colpe se le dovrà assumere. Ci manca sostanzialmente una cultura del territorio che quella generazione non ci ha trasmesso. Ma gli ostacoli, come diceva un vostro conterraneo Cesare Pavese, vanno affrontati: abbiate il coraggio di andare avanti perché il futuro non è più quello di una volta, ma è comunque vostro. Prendetevelo».