Ad Occimiano chiude Rdb, bruciati ottanta posti di lavoro
di Fernando Debernardis
Nubi sempre più cupe all’orizzonte per la RDB Spa, società leader nella produzione di strutture prefabbricate e componenti per l’edilizia, con sede a Pontenure, nel piacentino, ma con uno stabilimento anche a Occimiano, attivo da oltre 50 anni.
Se l’incontro tra azienda e sindacati del luglio scorso, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, aveva lasciato aperto uno spiraglio per una ripresa dell’attività, dalla situazione patrimoniale, pubblicata sul sito internet ufficiale del gruppo soltanto martedì sera ma relativa al 30 giugno, emerge invece un quadro molto preoccupante.
In sostanza a Roma, davanti al sottosegretario Stefano Saglia, i vertici aziendali avevano garantito che nessuno dei 18 siti italiani sarebbe stato chiuso, ma già progettavano il contrario per lo stabilimento monferrino, Lomello, Lomagna, Villafranca, Osio, Bitetto e uno tra Montepulciano e Bellona.
Dove sta la causa? «L’aggravarsi della crisi nel settore edilizio, con un crollo del fatturato pari al 45%», si legge nel comunicato.
Questi i numeri: i ricavi delle vendite nei primi sei mesi del 2011 ammontano a 81,5 milioni di euro rispetto ai 128,5 milioni dello stesso periodo dell’esercizio precedente. Il valore della produzione nel primo semestre di quest’anno è pari a 89,9 milioni di euro mentre lo scorso anno raggiungeva i 103,7 milioni.
E per oltre 500 lavoratori, tra cui un’ottantina dello stabilimento di Occimiano, il rischio di restare senza lavoro diventa, purtroppo, molto concreto. Già in cassa integrazione ordinaria dal 15 giugno, ad agosto è partita la cassa integrazione straordinaria per un anno: un palliativo.
E c’è pure chi potrebbe trovarsi senza casa, come Vincenzo Bertacin e Paolo Tagliaferri, da una decina d’anni nelle unità abitative interne all’area aziendale con le rispettive famiglie, una sorta di ‘custodi’, che dovranno dunque far fronte ad un doppio, gravissimo, problema, come ci hanno confidato in queste ore convulse.
Intanto il sindaco Ernesto Berra, che già aveva convocato un consiglio comunale aperto per lunedì 12 settembre, alle 20,45, in piazza Carlo Alberto, per eventuali iniziative da intraprendere al fine di agevolare la ristrutturazione aziendale, tutelare l’occupazione e agevolare il ricorso agli ammortizzatori sociali, ribadisce, alla luce dei recentissimi sviluppi, l’importanza dell’appuntamento, a cui sono invitati i ministri del lavoro e dello sviluppo economico, parlamentari nazionali, assessori e consiglieri regionali, i presidenti delle Province di Alessandria e Piacenza, prefetto, questore, sindaci del territorio, oltre, naturalmente, a dirigenti e lavoratori della RDB.
Intanto oggi, venerdì 2 settembre, a Pontenure, è in programma una manifestazione di protesta delle organizzazioni sindacali contro l’acquisizione del sito emiliano da parte della società partner Xella.