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A bilancio

Un milione e 350mila euro nelle casse del Comune grazie ad Amc

Somma che l’azienda aveva accantonato a seguito di una vicenda giudiziaria ora archiviata

Nella foto Gabriella Cressano e Fabrizio Amatelli

Grazie ad Amc, il Comune di Casale vedrà entrare nelle sue casse la somma di 1 milione e 350mila euro. La notizia è di questi giorni, ma, per spiegarla, occorre fare un salto al 2007 quando negli uffici di via Orti piombò la Polizia Tributaria di Alessandria per una verifica (riferita a periodi d’imposta precedenti tra il 2003 e il 2007) culminata nella notifica di un processo verbale di constatazione con richiesta di maggiori imposte, irrogazioni di sanzioni e interessi per un totale di 3 milioni e 500mila euro.

La vicenda viene riassunta dal direttore generale Gabriella Cressano: l’azienda venne assistita dall’avvocato Remo Dominici di Genova, specialista in diritto tributario, e, in primo grado, ebbe sentenze diverse: «Il tribunale dovette valutare anno per anno - racconta il direttore di Amc - e le sentenze furono in parte sfavorevoli e in parte favorevoli». La svolta si ebbe in appello, nel 2012, dinanzi alla Commissione Tributaria Regionale: nel secondo grado, infatti, Amc vinse su tutti i fronti.

L’Agenzia delle Entrate, però, ricorse in Cassazione: «A quel punto - prosegue Cressano - decidemmo di fare accantonamenti: così, dal 2011, Amc ha iniziato ad accantonare a fondo rischi, pagandoci sopra le tasse, per tutelarci in caso di eventuale soccombenza in Cassazione». Poi, nel 2018, arriva la cosiddetta “pace fiscale”: Amc, vittoriosa in appello, ha intanto accantonato quasi 2 milioni e 400mila euro e, da quella somma, ritiene vantaggioso sottrarre 200mila euro per sanare la controversia a fronte di un rischio di tre milioni e mezzo. 

La vicenda, però, come dicevamo, trova conclusione nel mese di maggio con la sentenza della Sezione Tributaria Civile della Cassazione che archivia ed estingue la vicenda: «L’azienda - spiega il direttore generale - si trova ora obbligata a rilasciare quel fondo di 2 milioni e 200mila euro che, quindi, sarà accolta nel bilancio».

A chiarire le sorti di questo “tesoretto” è stato il presidente Fabrizio Amatelli: «Con il Comune di Casale si è deciso di dividere la somma: 700mila euro rimarranno all’azienda, il resto sarà diviso tra i soci». Al Comune, dunque, l’azienda verserà 1 milione e 150mila euro più 200mila euro di utili per un totale dunque di 1 milione e 350mila euro: «È la società che ha avuto la capacità di tutelarsi - commenta il presidente Amatelli - Ora, venuto meno quel rischio, a beneficiarne sono i soci». 

Tutti i 25 Comuni, proporzionalmente alla quota detenuta in società, riceveranno, dunque,  questa entrata straordinaria: «Il nostro auspicio - concludono il direttore e il presidente di Amc - è che le conseguenze dell’impegno e degli sforzi perpetrati dalla società nel corso di questi anni, visto che si tratta di cifre difficili da riscontrare a favore degli enti locali di questi tempi, consentano alle Amministrazioni di effettuare lavori ed erogare servizi per i cittadini».

Come utilizzerà, il Comune, la somma che entrerà nelle sue casse? Lo abbiamo chiesto a Emanuele Capra, vicesindaco nonché assessore con delega ai rapporti con Amc: «Unitamente all’avanzo di amministrazione vorremmo, con quei soldi, finanziare quei progetti previsti anche con mutuo: in sostanza, realizzare opere senza accedere a mutui e, quindi, senza indebitarci».

Giorgio Demezzi, ex sindaco, durante la cui Amministrazione ebbero inizio gli accantonamenti poi proseguiti negli anni della Giunta Palazzetti, considera tali risorse «frutto di una sana gestione della nostra azienda partecipata a dimostrazione della grande lungimiranza e serietà della direzione»: «Le due amministrazioni precedenti, assieme ai Comuni soci, ai presidenti e Cda di quel periodo, hanno condiviso la scelta proposta dalla direzione dell’azienda, preferendo rimpinguare il fondo e rinunciare a una parte degli utili. Ritengo che Amc non possa essere considerato un privato quando si tratta di giustificare la scelta di costruire un McDonald’s in centro città e invece un puro esecutore quando si tratta di decidere l’utilizzo di somme eccezionali venute a liberarsi. Amc deve avere sempre una sua autonomia sopratutto nelle scelte dello staff direzionale, che privilegia il bene della società rispetto alle necessità economiche del Comune».

Per questo, per il consigliere di minoranza, le risorse «avrebbero potuto rinforzare il capitale netto della società in modo da affrontare con più serenità le prossime sfide quali la newco idrica e il partenariato con un’azienda esterna per la vendita di energia elettrica». Infine, l’auspicio: «Questa entrata eccezionale per l’attuale Amministrazione, visto che ha deciso di utilizzarla, potrebbe essere impegnata per interventi eccezionali a sostegno di famiglie ed attività in grave difficoltà in questo periodo di pandemia, e comunque non per gli investimenti e servizi propri del nostro bilancio Comunale».


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