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Siltal, piano industriale pronto a partire. Da martedi' gli stipendi

Slittamento di un giorno per il pagamento degli stipendi di Siltal. Il bonifico, hanno fatto sapere i responsabili nazionali di Fim, Fiom e Uilm lunedi' nel tardo pomeriggio, è in effetti avvenuto e quindi da martedì 19, dovrebbero essere concretamente disponibili gli stipendi e le indennità di cassa integrazione. Ieri – già nel primo pomeriggio - si era diffusa la notizia di un nuovo rinvio nel pagamento degli stipendi, che dal 10 era poi slittato a ieri, appunto. Intanto c'è chi evidenzia l'operazione dal punto di vista immobiliaristico, sottolineando il valore ingente soprattutto degli stabilimenti di Abbiategrasso che insisterebbero – secondo alcuni – in aree che potrebbero anche diventare appetibili a fini commerciali o residenziali. Una valutazione che aggiunta ai continui rinvii nella ricapitalizzazione della società e alla trasformazione delle linee produttive comincia a far dubitare sulle reali intenzioni della nuova proprietà. Da mesi si parla ormai di lanciare la nuova produzione, con una tecnica rivoluzionaria – quella del freddo passivo - che però non è mai stata presentata pubblicamente. I dirigenti – richiesti di maggiori informazioni – in passato si sono sempre appellatati all'esigenza della riservatezza, per ragioni di concorrenza industriale in un settore a basso valore aggiunto, dove le innovazioni tecnologiche sono indubbiamente uno strumento importante. Una giustificazione indubbiamente valida, ma che lascia al tempo stesso ampi margini di dubbio. Ma una risposta potrebbe venire presto: «Nei prossimi giorni – fa sapere il dirigente di Siltal Evasio Novarese – l'azienda chiarirà gli aspetti relativi al piano industriale e alle modalità di finanziamento». E se anche Novarese mantiene il più stretto riserbo fa sapere che il ritardo che c'è nella costituzione del fondo immobiliare deriva da problemi tecnici anche legati alla congiuntura economica e alle maggiori cautele adottate dal settore bancario, lasciando intendere che la situazione – in ogni caso - è esattamente opposta: non è l'acquisizione dell'azienda a servire per una operazione immobiliare ma «il patrimonio immobiliare che servirà invece per il piano di rilancio». Nel giro di qualche mese la situazione è cambiata notevolmente, tanto che il livello di finanziamento previsto inizialmente in misura pari all'80% del valore degli immobili del fondo è sceso ora al 65%. Procede intanto la realizzazione dei nuovi uffici dove dovrebbero essere trasferiti entro l'estate gli uffici di Occimiano. Per quanto riguarda invece i lavoratori della IAR sono iniziate ieri le operazioni per la trasmissione dei dati dei lavoratori all'Inps, in modo da consentire il pagamento diretto delle indennità di cassa integrazione. Finora, non essendo stati trasmessi, era stato erogato soltanto un anticipo. Massimiliano Francia

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